Tre impiegati comunali assolti dall’accusa di assenteismo

Cade l’accusa di assenteismo per tre impiegati del comune di Capaci. Li avevano visti timbrare il cartellino e allontanarsi senza alcuna giustificazione. Ed invece, secondo la difesa che ha fatto breccia tra i giudici, si erano semplicemente spostati in uno dei cinque plessi della scuola elementare Alcide De Gasperi dove prestavano servizio. O meglio, non c’è la prova che le cose siano andate diversamente.

La quinta sezione del Tribunale, presieduta da Fabrizio Anfuso, ha assolto Giuseppe Magnera (che a Capaci è stato anche consigliere comunale), Nunzia Cosenza e Francesco Inghilleri. Erano difesi dagli avvocati Alessandro Martorana, Bernardo Occhipinti, Giuseppe Botta e Giuseppe Scimeca.

Le indagini risalgono al 2011. Da maggio a ottobre di quell’anno i tre impiegati amministrativi sembravano avere ripetuto una scena già vista in altri luoghi di lavoro: timbrare il badge e poi andare via per sbrigare faccende private. Non sarebbe andata così a Capaci. La difesa ha sostenuto che l’assenza, nel caso dei tre imputati, non comportava assenteismo visto che nel loro ordine di servizio era previsto che si spostassero lontano dal plesso principale per svolgere mansioni in una delle cinque sedi distaccate della scuola del paese in provincia di Palermo.

È vero, dunque, che si allontanavo dalla De Gasperi dopo avere timbrato, ma per andare a lavorare altrove. Agli atti dell’inchiesta non c’erano le necessarie verifiche che gli investigatori avrebbero dovuto svolgere nei plessi distaccati per fugare ogni dubbio sulla vicenda. Non si sarebbero dovuti limitare, insomma, ad appostarsi davanti alla scuola. (livesicilia)

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