Torna in carcere il boss Giambrone
Torna il carcere il boss Giuseppe Giambrone, 57 anni di Borgetto, detto “stagnalese”.
Deve scontare una pena residua di un anno, un mese e 26 giorni di reclusione per reati di mafia commessi fino al novembre 2004. La sentenza è stata emessa dalla Corte di Cassazione giovedì scorso.
Coinvolto nell’operazione “Carthago” -che nel gennaio del 2009 portò in cella 23 persone tra boss e gregari, smantellando il mandamento mafioso di Partinico e Borgetto-, Giambrone è stato arrestato dai carabinieri venerdì mattina nella sua abitazione in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Palermo, seguito, dal verdetto della Suprema Corte.
Giuseppe Giambrone era stato scarcerato nell’agosto del 2012 per scadenza dei termini di custodia cautelare. Adesso è tornato in cella per scontare il residuo di pena. Già da due giorni si trova rinchiuso nel “Pagliarelli” di Palermo.
La maxi operazione “Carthago” era stata condotta dai carabinieri del gruppo di Monreale e coordinata dai pubblici ministeri Francesco Del Bene, Anna Maria Picozzi e Roberta Buzzolani. Secondo l’accusa allora a contendersi il territorio palermitano a suon di morti ammazzati sarebbero stati i gruppi Nania – Giambrone e Corrao – Salto. Nella complessa indagine, sfociata nel blitz antimafia, era stata ricostruita una lunga catena di sangue per il controllo degli affari illeciti e delle estorsioni. In uno scenario segnato da omicidi, attentati e danneggiamenti era emerso lo scontro fra i due gruppi. A sovrintendere il tutto era il boss di Altofonte, Mimmo Raccuglia.
Graziella Di Giorgio