Telecamere in azione sulla A29
La polizia stradale può contare sulla tecnologia. Ventidue telecamere consentono agli agenti che si trovano nella sala operativa della caserma Lungaro di vedere quello che succede nel tratto più trafficato della Palermo-Mazara del Vallo da via Belgio all’aeroporto Falcone Borsellino. Venti occhi puntati sulla sede stradale in tutte e due le direzioni che consentono di dare una mano concreta alle pattuglie che si trovano in strada.
“Certo possiamo monitorare tutto quello che avviene in strada e verificare se ci sono comportamenti da parte degli automobilisti che vanno contro il codice delle strada – dice Antonino Costa capo del compartimento della Sicilia occidentale – Se ci sono automobilisti che invadono la corsia di emergenza, se c’è chi va a velocità elevata, chi mette a rischio la propria vita e quella degli altri. Tutte queste informazioni arrivano in diretta agli agenti che si trovano in strada che possono bloccare la vettura e contestare tutto”.
Dunque attenti a come si guida in un lungo tratto dell’autostrada dove avvengono sempre molti incidenti. “Anche su questo fronte le telecamere sono utilissime – aggiunge Costa – Le immagini restano registrate per diverse settimane e così possiamo rimettere indietro il file e vedere in diretta l’incidente e con i perito stabilire le responsabilità del sinistro. Nulla sfugge”. Le telecamere sono state installate anche sulla Palermo Catania e presto entreranno in funzione anche in quel tratto. “Abbiamo chiesto ad Anas e Cas di installare anche i tutor che sono gli strumenti che ci consentono di rilevare la velocità delle vetture e potere prendere in diretta anche le multe agli automobilisti indisciplinati che vanno a forte velocità. In questo caso – aggiunge Costa – non c’è bisogno di nessuna contestazione. Come con l’autovelox le multe arrivano a casa. Con i tutor gli incidenti mortali si sono dimezzati”. Le telecamere danno una mano anche per le indagini.
“Nei giorni scorsi i carabinieri di Carini ci hanno chiesto delle immagini per verificare se un’auto aveva percorso l’autostrada poco prima che fosse stato messo a segno un furto – conclude Costa – E’ una richiesta che possiamo esaudire in poco tempo. Le targhe restano registrate e basta inserirla per sapere se quella vettura è passata o meno dal punto incriminato”.