Nuovo Mandamento, tra poche ore la sentenza
Si sta celebrando in queste ore all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo la fase finale del processo “Nuovo mandamento” per gli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato.
La sentenza è attesa nel primo pomeriggio.
Infatti il gup Gioacchino Scaduto si è appena ritirato in camera di consiglio per decidere le pene da infliggere ai cinquantaquattro imputati finiti sotto processo in seguito alle tre operazioni antimafia “Nuovo Mandamento”.
Il troncone di oggi vede sul banco anche l’ex sindaco di Montelepre Giacomo Tinervia, arrestato nell’aprile del 2013 e poi scarcerato. Lo scorso 17 giugno il pm Francesco Del Bene ha avanzato per Tinervia una richiesta di condanna a 10 anni e una multa di 3000 euro.
Pesanti anche le altre richieste: quattordici anni per il presunto boss di Giardinello Giuseppe Abbate; dieci anni per Giacomo Maniaci indicato come capomafia di Montelepre, dieci anni per Antonino Giambrone di Borgetto, otto per Angelo Cangialosi di Borgetto, quattordici per l’anziano monteleprino Salvatore Lombardo, quattordici anni per il partinicese Giuseppe Speciale, otto anni ciascuno la richiesta per Vito Donato, Francesco Abbate, Vincenzo Giuseppe Cucchiara e Santo Abbate. Per il collaboratore di giustizia Giuseppe Micalizzi la richiesta di condanna è stata di 4 anni per associazione mafiosa ed occultamento di cadavere.