Incendio doloso ai danni dell’Iclub
In fiamme, alle prime luci dell’alba di oggi, l’Iclub di Terrasini, ristorante e lounge bar che insiste sul lungomare Peppino Impastato. Il rogo ha danneggiato solo una piccolissima parte della piattaforma mobile ancorata tra gli scogli di Calarossa che si affaccia sul mare. Grazie all’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Partinico, infatti, le lingue di fuoco sono state immediatamente circoscritte e domate nell’arco di un paio d’ore. In questo modo, i pompieri hanno evitato che l’incendio si propagasse all’intera struttura in legno. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione; le indagini sono condotte dai militari dell’arma della compagnia di Carini. Sulla matrice dolosa del rogo non ci sono dubbi. Qualcuno, poco dopo le 6,30 di questa mattina, ha cosparso di liquido infiammabile la terrazza, appiccando il fuoco. L’arrivo tempestivo dei vigili del fuoco ha limitato i danni. A gestire il locale, inaugurato lo scorso anno dopo una serie di polemiche sollevate dagli ambientalisti per i vincoli paesaggistici del sito in cui sorge la struttura, sono alcuni giovani imprenditori del luogo che hanno fondato la società Dueggi srl. Nata come piattaforma di ristoro, servizi ed intrattenimento per la stagione estiva, quest’anno, l’Iclub, tempo permettendo, ha proseguito la sua attività anche nei fine settimana invernali. Una scelta imprenditoriale che qualcuno potrebbe non aver gradito. Le indagini dei carabinieri, sull’episodio, ruotano comunque a 360 gradi. Non è escluso che dietro l’inquietante messaggio intimidatorio si celi l’ombra del racket delle estorsioni. Per tutta la mattinata, i militari, hanno eseguito sul posto gli accertamenti di rito, visionando anche i filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza di cui è dotato il locale. E’ possibile che le immagini possano fornire elementi utili agli investigatori per riuscire a dare un volto agli autori del vile attentato incendiario.
tutti i citadini devono essere dotati di microchip e telecamere ogni dove cosi si sa ognuno chi è cosa fa e dove è e lo stesso dicasi per le auto e i motori tutti sotto controllo satellitare.. il grande fratello deve sconfiggere la mafia e il malaffare
Mi scusi ma se tutti siamo dotati di microchip che fine farà la libertà? Tutti quelli che hanno lottato per avere la libertà li dimentichiamo cosi, per paura, per qualche sbaglio di qualcuno? E meglio avere 100 uomini colpevoli in libertà che un uomo libero vivere la vita da un condannato; avere un microchip è come vivere con una catena legato al collo. La libertà significa avere la possibilità di scegliere tra il giusto e il sbagliato, ed imparare dagli errori, anche se in realtà non tutti imparano si deve fidare nella giustizia per risolvere questi problemi, ma mai per paura si deve togliere la libertà ad un uomo. Se vuole sconfiggere la mafia in questo modo, si ponga questa domanda signor Silvio, se togliere la libertà ad un uomo non è mafia.