70 cittadini presentano ricorso contro il pagamento della Tasi
Oltre 70 cittadini di Cinisi hanno presentato un ricorso collettivo al Tar contro la delibera del consiglio comunale approvata a settembre che ha istituito la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili come per esempio l’illuminazione pubblica e manutenzione stradale. L’azione legale, supportata da cinque avvocati, è stata promossa un comitato di cittadino e dai gruppi politici di opposizione, Pd, Helianthus ed E’ Tempo di cambiare. Oggetto del contendere sono le modalità attraverso le quali l’amministrazione comunale ha deliberato le aliquote sulle prime e seconde case.
“Il legislatore nazionale, disciplinando la nuova Tassa sui Servizi Indivisibili – si legge in una nota – ha previsto che il tributo debba essere pagato non solo dai possessori dell’immobile ma anche dai semplici utilizzatori. In altre parole, proprietari e inquilini, seppur con aliquote differenti, sono obbligati alla corresponsione della Tasi che non deve gravare, come invece è stato previsto dall’Amministrazione Comunale di Cinisi, solo ed esclusivamente sulle abitazioni principali.
I legali – ai quali era già stato dato apposito mandato, lo scorso 5 novembre, durante una partecipata assemblea cittadina tenutasi nella sede dell’associazione “E’ tempo di cambiare” – hanno rilevato che: se a pagare sono esclusivamente i proprietari, il nuovo tributo, difatti, diviene un ulteriore balzello a carico del patrimonio dei cittadini, in questo modo la “Tassa” diviene “Imposta”. In altre parole, i cinisensi proprietari di seconda casa subiscono inopinatamente una doppia imposizione che colpisce i propri immobili in quanto patrimonio personale (ricordiamo infatti che esiste già l’IMU che colpisce i proprietari di prime e seconde case)”.
Al TAR si è già svolta un’udienza, quasi in coincidenza con la scadenza della seconda rata TASI e proprio per questo motivo gli avvocati che hanno intentato l’azione legale contro il Comune di Cinisi “hanno opportunamente convenuto – si legge ancora nella nota – di rinviare la trattazione del ricorso all’udienza di merito, che verrà fissata a breve, per evitare che un pronunciamento cautelare favorevole potesse danneggiare gravemente le casse comunali”.
Dal canto loro i tre gruppi di opposizione si dicono soddisfatti in ogni caso di quanto fatto dallo Studio legale che ha permesso ai cittadini di Cinisi di presentare il ricorso: “questa azione – dichiara il portavoce del movimento E’ tempo di cambiare Giuseppe Monsù – rappresenta una importante occasione per il nostro paese: per la prima volta, infatti, i cittadini cinisensi, grazie alla concreta opportunità messa a disposizione dai gruppi politici di opposizione, possono rivendicare direttamente il rispetto dei propri diritti. Un modo innovativo per controllare, e al contempo incidere concretamente, sulla gestione della “cosa pubblica”. Intanto il comune di Cinisi ha già nominato un legale per difendersi dal ricorso.
Non è giusto che un cittadino che paga 700 euro di mutuo al mese deve pagare la tassa per l, abitazione principale questo è un furto perché la dovrebbero pagare le banche che sono loro al momento i proprietari della casa Renzi devi toglierla questa tassa seno non ti voto più