Carthago. In Cassazione cinque condanne e un’assoluzione
Arrestati nel gennaio 2009 in un blitz che decapitò il mandamento mafioso di Partinico e Borgetto arrivano le condanne in Cassazione per cinque dei ventitre imputati al processo “Carthago”.
La pena più alta è stata inflitta a Domenico Raccuglia capomafia di Altofonte che però estendeva il suo potere anche in quella parte di provincia, terra di fuoco dove prima dell’operazione antimafia si erano consumati una serie di omicidi e attentanti intimidatori.
Condannati a nove anni ciascuno Francesco Nania di Partinico e Salvatore Corrao di Borgetto. Sei anni a Santo Musso e Giuseppe Giambrone entrambi borgettani.
L’unico assolto è Pietro Brugnano di Borgetto, condannato in primo grado a cinque anni, l’accusa gli era stata derubricata da associazione mafiosa in concorso esterno. In appello era stato assolto, una decisione confermata dai supremi giudici.