Rifiuti: nove comuni conferiranno a Catania, Carini a Bellolampo
La maggior parte dei rifiuti dei comuni che fanno parte dell’Ato Palermo 1 verrà conferita a Catania. E’ questa al momento, la soluzione trovata dalla Regione per scongiurare l’emergenza, dopo la saturazione della discarica di Siculiana, nell’agrigentino. La spazzatura di Balestrate, Trappeto, Capaci, Torretta, Cinisi, Montelepre, Giardinello, Isola delle Femmine e Borgetto verrà trasportata in una discarica del catanese, ovvero 100 chilometri più lontana rispetto a Siculiana, con costi superiori per il carburante.
Va meglio per il comune di Carini, unico comune dell’ambito, autorizzato a conferire nella vicina discarica di Bellolampo, su richiesta del primo cittadino che aveva mandato una richiesta in tal senso.
Il problema invece non ha toccato i comuni di Partinico e Terrasini che scaricano rispettivamente a Campobello di Mazara e a Trapani.
Ieri il sindaco di Carini, Giuseppe Agrusa era corso ai ripari per evitare che il territorio si trasformasse nuovamente in una discarica a cielo aperto, perciò aveva firmato un’ordinanza che vieta ai cittadini di conferire spazzatura su tutto il territorio comunale fino a martedì prossimo. “Da lunedì – dichiara oggi Agrusa – il servizio dovrebbe ripartire quindi verrà revocata l’ordinanza di divieto”.
Il piano elaborato dalla Regione è valido per 30 giorni. “Si tratta di un vero piano di solidarietà – dice il presidente Rosario Crocetta – attraverso il quale si vuole evitare un disastro ambientale nelle città siciliane. Nei prossimi giorni il governo regionale intende approntare un piano più dettagliato per un uso ottimale di tutte le discariche e l’eventuale messa in esercizio di discariche
già esistenti che potrebbero essere riavviate con piccoli interventi”. Il presidente della Regione è intenzionato a chiedere la dichiarazione di stato di emergenza alla presidenza del Consiglio per potere compiere in modo veloce tutti gli atti necessari alla realizzazione di un piano di investimenti che riorganizzi l’intero settore. Per il presidente “è indispensabile accelerare l’incremento della differenziata e l’apertura di discariche pubbliche in alternativa a quelle private”.