Impresa edilizia sospesa per avere assunto lavoratori irregolarmente
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo, nella prima settimana di novembre hanno proseguito nei controlli aziendali a Palermo, Campofelice di Roccella, Balestrate e Bagheria. Nell’ambito di questi servizi finalizzati al contrasto del lavoro “nero”, d’intesa con il direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Palermo Ing. Michele Augugliaro, l’Arma del capoluogo ha sottoposto a vigilanza ispettiva varie aziende fra edilizia e trasporti: 1 a Campofelice di Roccella, 1 a Balestrate, 3 a Bagheria e 2 a Palermo. I Carabinieri hanno complessivamente:
- ispezionate 7 aziende e verificate 24 posizioni lavorative;
- scoperto 4 lavoratori “in nero”;
- intimato la sospensione dell’attività imprenditoriale a 2 imprese edilizie a Campofelice di Roccella e Balestrate per avere impiegato in nero una forza lavoro pari o superiore al 20% dei presenti al momento del controllo;
- deferito alla Procura della Repubblica di Termini Imerese per il cantiere di Campofelice di Roccella:
. n. 1 datore di lavoro titolare di impresa edile per avere mancato di nominare il medico competente e il responsabile del servizio di protezione e prevenzione;
- deferito alla Procura della Repubblica di Palermo per uno dei cantieri a Balestrate:
. n. 1 datore di lavoro titolare di impresa edile per non avere predisposto idonea protezione verso il vuoto alle scale in muratura, né avere provveduto alla visita medica del lavoratore, né alla formazione ed informazione;
. n. 1 committente e responsabile lavori per la mancata nomina del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione/esecuzione;
. n. 1 direttore dei lavori per omessa vigilanza nel cantiere;
- deferito inoltre alla Procura della Repubblica di Termini Imerese:
- 1 titolare di un’azienda di autotrasporti di Bagheria per avere impiegato un impianto di video sorveglianza senza accordo sindacale, né autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro di Palermo;
I commercianti sospesi hanno ottemperato alle prescrizioni ed hanno regolarizzato i dipendenti in nero e versando sanzioni aggiuntive per un totale di 3900,00€: dovranno inoltre versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti ai 4 operai, oltre a corrispondere una maxi sanzione di 4000€ per ogni lavoratore scoperto “in nero”. Sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 38.600,00€ e ammende pari a 58.803,00€: come già detto in passato il “lavoro nero” allorché emerge costa di più del lavoratore tutelato a norma di legge.
Il lavoro dell’Arma teso alla tutela del lavoratore cerca di prevenire, per quanto possibile l’accadere di eventi letali, di cui purtroppo sono ancora lastricati i nostri cantieri. L’augurio è che il cittadino, invogliato da queste comunicazioni ritenga di avvicinarsi alle Stazioni Carabinieri per riferire di situazioni eventualmente osservate o direttamente all’Ispettorato del lavoro. Il Dipartimento del Lavoro della Regione Siciliana, nel cui ambito lavora il Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro per la Sicilia, ha recentemente rilanciato i controlli in tutta l’Isola d’intesa coi Comandi Provinciali dell’Arma a maggior tutela dei cittadini lavoratori, troppo spesso costretti a subire condizioni di lavoro svantaggiate o insicure. Il lavoro costante dell’Arma in questo settore tende a mantenere il percorso virtuoso dell’osservanza delle leggi nel mondo del lavoro, a tutela dei lavoratori, ma a maggior tutela dei bravi imprenditori osservanti e contribuenti.
I controlli proseguiranno con il massimo impegno da parte degli operanti e con la variazione dei settori e degli orari.