“Era pronto l’attentato a Di Matteo”. Parla un grosso esponente mafioso
A parlare non è un mafioso qualunque ma un pezzo grosso della nuova mafia di Palermo che sta valutando se collaborare con la giustizia. Intanto ha rivelato particolari inquietanti e molto importanti sull’attentato al pm Di Matteo raccontatndo appunto che era tutto pronto per ammazzarlo. Ovviamente l’allarme in Procura è notevolmente aumentato e sono già state valutate le misure di sicurezza da adottare. Massima allerta dunque al Palazzo di Giustizia.
Il procuratore capo Leonardo Agueci e l’aggiunto Vittorio Teresi che hanno ascoltato il boss parlano di una minaccia ora più che mai attuale nei confronti di Di Matteo che suscita apprensione e preoccupazione tra i colleghi.
Secondo le parole del nuovo confidente era già tutto pronto pochi mesi fa e l’esplosivo era già a Palermo. Un blitz ha fatto saltare l’attuazione dell’attentato che doveva avvenire a Santa Flavia località in cui Di Matteo passa il periodo di villeggiatura.
Dell’attentato ne ha parlato anche il nuovo pentito Zarcone ma di ammazzare il pm non era convinto Pino Scaduto, boss di Bagheria che bloccò tutto perchè considerava negative le conseguenze che avrebbe avuto sull’organizzazione mafiosa.
Anche un altro parlò del fatto che nel 2013 Cosa nostra stava pianificando un attentato in città per uccidere Nino Di Matteo. Ma adesso la paura al Palazzo di Giustizio è salita perchè a parlare non è uno qualsiasi ma un esponente mafioso che è stato a capo di uno dei più potenti mandamenti della città tant’è che sta arrivando in città un veicolo blindato in dotazione all’esercito americano. raccontarlo non è l’ultimo arrivato, ma uno che ha un ruolo operativo nella Cosa nostra che ha dominato in uno dei più potenti mandamenti mafiosi della città.
L’identità del nuovo confidente non è ancora stata rivelata, quello che si sa per certo che il suo all’interno di Cosa nostra è stato un ruolo dominante.(blogsicilia)