Elaborati i dati sui tumori di tutti i comuni della provincia di Palermo
L’incidenza, il tipo di malattia, la percentuale di sopravvivenza, la mortalità, la popolazione maschile o femminile e soprattutto un grafico da cui emerge se un comune è in linea con il dato provinciale o “sfora” nella zona fuori controllo.
Per la prima volta il Registro tumori di Palermo e Provincia, guidato da Francesco Vitale, consegna ai sindaci degli 82 comuni della Provincia le schede oncologiche con tutti i dati.
Oggi, sabato 22 novembre, alle 11.30
allo Steri (Sala Magna, secondo piano)
Saranno presenti il rettore Roberto Lagalla, il direttore generale dell’azienda Policlinico Renato Li Donni, il direttore generale dell’Asp 6 Antonino Candela, il presidente dell’Ordine dei medici della Provincia di Palermo Salvatore Amato, il presidente dell’Anci Sicilia Leoluca Orlando, l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino. A loro saranno affidati i saluti istituzionali. A seguire, alle 12, gli interventi di Francesco Vitale, presidente della Scuola di Medicina dell’Ateneo di Palermo e responsabile del Registro Tumori di Palermo e provincia; di Emanuele Crocetti, segretario dell’associazione italiana Registri tumori (Airtum); di Salvatore Scondotto, responsabile del Servizio 7 dell’assessorato regionale alla Salute; di Rosanna Cusimano, coordinatore scientifico del Registro Tumori di Palermo e provincia.
Il Registro Tumori di Palermo e Provincia, sin dalla sua istituzione nel 2003, ha visto l’Università di Palermo e il Servizio sanitario regionale, nelle sue articolazioni centrali (assessorato Salute) e periferiche (Azienda Policlinico, Azienda sanitaria provinciale, Aziende ospedaliere), lavorare insieme alla realizzazione di un sistema di sorveglianza della patologia pncologica nella popolazione della provincia di Palermo, basato sui principi della qualità e validità dei dati. “Consolidato l’ambito scientifico – dice Francesco Vitale – il Registro vuole confrontarsi con i tanti quesiti che emergono da una società sempre più attenta ai temi della salute, e in particolare ai tumori, rivolgendosi ai sindaci, i rappresentanti locali più vicini e più coinvolti e, attraverso la consegna della scheda oncologica del comune, sintetica e precisa, rinnovare la disponibilità a collaborare con le comunità”.