Tentata estorsione, chiesti nove anni di carcere

Il pm Dario Scaletta ha chiesto la condanna a nove anni di reclusione per Alfonso Bommarito di Borgetto, accusato di tentata estorsione ai danni di due imprenditori di Partinico, che hanno denunciato le intimidazioni subite. Il processo si svolge davanti alla seconda sezione del Tribunale di Palermo. Il dibattimento contro Bommarito è iniziato il 23 gennaio dello scorso anno ed è celebrato col rito ordinario. L’imputato è ritenuto un affiliato della cosca dei “Fardazza” ed è accusato di essere il presunto estorsore della famiglia mafiosa dei Vitale. E’stato arrestato nell’ambito dell’operazione “The end” che colpì il mandamento mafioso dei due paesi confinanti. Due imprenditori, Giuseppe e Giovanni Amato, padre e figlio, hanno denunciato le intimidazioni subite, l’incendio di due autovetture e del portone di ingresso della loro abitazione il cui autore è ritenuto dalle vittime proprio Bommarito. Fuoco che sarebbe servito a convincere i due a pagare il pizzo. Tra l’altro nel marzo del 2013 sono stati destinatari di una lettera intimidatoria, un avvertimento dopo la costituzione di parte civile contro il presunto estorsore. La sentenza di condanna a carico di Alfonso Bommarito è attesa per il prossimo 26 novembre.

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