Presentato il libro “Piantare Uomini” di Casarrubea
Dall’infanzia al confine tra Italia e Slovenia, alla difficile educazione etica e politica durante il regime fascista, fino agli anni siciliani, in cui si consolidano le forme di lotta non-violenta e l’impegno in campo civile e educativo. E’ la fotografia della vita di Danilo Dolci, immortalata in un libro dallo storico Giuseppe Casarrubea. Il pensiero e l’azione del sociologo triestino vissuto pure tra Partinico e Trappeto vengono raccontati in circa 400 pagine sotto il titolo di “Piantare Uomini. Danilo Dolci sul filo della memoria”. Il volume è stato presentato ieri pomeriggio alla libreria “Leggere è”. L’incontro è stato moderato da Orazio De Guilmi, collaboratore del sociologo. Presenti l’arcivescovo di Monreale, Monsignor Michele Pennisi, il giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Giuseppe Lo Bianco e il sostituto procuratore di Palermo, Francesco Del Bene. La presentazione del libro di Casarubbea è stata l’occasione per fare il punto e riflettere sulla società odierna
Partendo dal nuovo libro di Casarrubea l’idea è stata quella di portare a meditare sull’operato di Danilo Dolci, allo stesso tavolo di discussione, la chiesa, la magistratura, la stampa e la scuola. C’erano quasi tutti. Da Leggere è… si è parlato di lui; lo abbiamo fatto fare ai successori illuminati di coloro che invece a quel tempo lo giudicarono senza capirlo, lo fecero arrestare nel nome dell’ingiustizia, lo screditarono facendo disinformazione. È stato straordinario quanto commovente avere ascoltato le parole di Sua Eccellenza Monsignor Pennisi, del Procuratore di Palermo dottor Francesco Del Bene e del dottor Giuseppe Lo Bianco giornalista del F. Q.
Li ringraziamo di cuore, così come ringraziamo Giuseppe Casarrubea e Orazio De Guilmi.
Grazie anche a tutti gli amici di Leggere è… che sempre più numerosi seguono con interesse ogni proposta di questa libreria. E grazie a questa redazione che ha colto il nostro invito e con garbo e professionalità ha rilevato la notizia e la diffusa attraverso i suoi canali.
Vi preghiamo di perdonarci ma non possiamo nascondere la soddisfazione per quello che, anche insieme a voi, abbiamo fatto. È stato un piccolissimo omaggio a Danilo Dolci. Un esile frammento di riconoscenza a questo gigante buono che pur avendo regalato a questa terra la sua esistenza lo ha colpevolmente dimenticato.
m.d.