Porto, nuova frenata dal Tar
Ormai a Balestrate non ci credono più che avranno il porto turistico. Per stigmatizzare il comportamento di Comune, Regione, Assessorato al Territorio hanno creato anche una pagina Facebook dove inseriscono tutti i passetti da lumaca che si fanno per mettere in funzione una infrastruttura che era presentata nel 2001 come importante per lo “sviluppo” turistico del territorio con i suoi 1100 posti barca. In questi giorni l’ennesimo ricorso e l’ennesima pronuncia per vedere in funzione il porticciolo dopo oltre 12 anni dalla realizzazione. La prima sezione del Tar Sicilia presieduta da Filoreto D’Agostino, estensore Federica Cabrini, ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti dalla Società Marina di Balestrate spa, concessionaria dell’area portuale contro il Comune di Balestrate che, in linea con quanto previsto con il piano regolatore Portuale ed il Piano Urbanistico comprensoriale vigente, aveva rilasciato parere favorevole all’istanza di occupazione anticipata ed uso della medesima area portuale presentata dalle ricorrente negandola invece per quanto riguarda ad alcuni prefabbricati ed a un distributore di carburanti. Il Comune di Balestrate, assistito dagli avvocati Ester Daina e Carmelo La Fauci Belponer, ha rilevato che gli atti impugnati facevano parte del procedimento e non erano definitivi. Quelli dovrebbero essere adottati dall’assessorato regionale Territorio Ambiente e dalla Capitaneria di Porto di Palermo. “In buona sostanza, – spiegano gli avvocati – il Tar accogliendo la tesi dei legali ha dichiarato che gli atti impugnati dalla società concessionaria non erano immediatamente impugnabili ma solo unitamente al provvedimento finale non ancora reso”. Il Tar Sicilia ha condannato la ricorrente al pagamento delle spese di giudizio. La definizione dell’affidamento è ancora in alto mare. L’amministrazione Milazzo nei mesi scorsi aveva ricevuto una nota a firma del dirigente dell’assessorato al Territorio, Gaetano Gullo, nella quale si evidenziava le difficoltà procedurali per l’aggiudicazione della gara. Si sarebbe dovuto attendere il parere dell’ Avvocatura dello Stato. Tutto questo comporterà, lo slittamento dei tempi per la firma della concessione o per espletare una nuova gara. In attesa, il dirigente manifestava la possibilità di avviare la gestione del porto direttamente tramite concessione della gestione al Comune. Tutto questo senza considerare che sono stati presentati numerosi esposti da parte di società escluse nella gestione e si attendono le decisioni su questi esposti. Qualcuno come Giuseppe Dominici, amministratore Unico e Legale rappresentante della Helm Yachting srl ha presentato un esposto all’assessorato Territorio e Ambiente e alla Corte dei Conti proprio contro la decisione del rilascio da parte dell’assessorato di una concessione demaniale marittima del porto alla Marina di Balestrate srl. L’affidamento del Porto di Balestrate secondo la società Helm Yachting srl, deve rispettare tutte le procedure e le leggi non fosse altro che l’infrastruttura è un’opera pubblica, realizzata dalla Regione Siciliana (Assessorato Turismo) grazie ad un cofinanziamento della Commissione Europea. La società ha manifestato più di un dubbio sulle procedure adottate. Da qui la presentazione dell’esposto che avrà l’effetto di ritardare ancora l’affidamento del porto. Chissà se per la prossima stagione estiva il porto entrerà in funzione. Ci sono davanti sette mesi. A Balestrate nessuno ci spera più.