Da due anni va alla materna, ma adesso non risulta iscritto
A soli 4 anni, già vittima di un’ingiustizia. Almeno questo è quanto affermano i genitori di un bambino di Capaci che, dopo due settimane dall’inizio della scuola materna, esattamente lunedì scorso, si sarebbero sentiti dire dall’insegnante che il piccolo non risulta nell’elenco del registro della classe, né tantomeno in quello della scuola per l’infanzia del circolo didattico Alcide De Gasperi che il bimbo ha già frequentato per ben due anni consecutivi. Pare, infatti, che nella segreteria della scuola non risulti il modulo di conferma di iscrizione che i genitori sono stati tenuti a compilare e consegnare entro lo scorso mese di febbraio. Prassi, che la famiglia sostiene di avere rispettato, ma che non risulta agli atti della scuola. A questo punto i familiari hanno chiesto chiarimenti al dirigente scolastico Vito Cudia che avrebbe ricevuto la nonna del piccolo, visto che la mamma lavora, tre giorni più tardi. Lo stesso preside afferma di averle consigliato l’iter da seguire per cercare di risolvere il problema e cioè presentare una doppia dichiarazione per cui sono stati consegnati i moduli, in cui esporre l’accaduto e in cui si assicuri che nel febbraio scorso non sia stata inoltrata alcuna richiesta di iscrizione in altre scuole. Il dirigente Vito Cudia, che stamani ha ricevuto la documentazione, sostiene che la stessa sia priva della dichiarazione che escluda un’eventuale istanza di ammissione in altre direzioni didattiche e di cui, adesso, dovrà richiedere l’integrazione. Inoltre, si chiede come mai i genitori non abbiano visionato gli scorsi 12 e 15 settembre, le graduatorie affisse a scuola per la composizione delle sezioni; mentre sul fatto che il bambino sia rimasto in classe nelle prime due settimane di apertura, dice che dovrà risponderne l’insegnante che, probabilmente, conoscendo già l’alunno, non avrebbe eseguito le dovute verifiche. Infine, Vito Cudia, assicura che non ha alcun problema a riammettere il piccolo a scuola, l’importante è che la documentazione presentata confermi quanto affermato dai genitori che, effettivamente si ritrovano ad affrontare una situazione complessa. Intanto, i familiari del bambino, per autotutela, avrebbero riferito verbalmente la situazione ai carabinieri della locale stazione, mentre questa mattina si sono rivolti pure all’Ufficio Scolastico Provinciale. Sono pronti a fare battaglia per far riacquisire al bambino il diritto perduto.