Controversie per una strada in comune, donna finisce in ospedale
Casa distrutta, derubata e picchiata, protagonista della brutta avventura una donna di Partinico, E.G 34 anni, che è finita in ospedale. Raccontata così, potrebbe sembrare la notizia di un furto in abitazione finito male, ma non lo è, perché la donna conosce bene i suoi aggressori che avrebbero agito per controversie personali. Alla polizia E.G. ha fatto nomi e cognomi, denunciando quanto accaduto la mattina del 23 ottobre, quando di ritorno a casa non riusciva a fare ingresso nella sua abitazione perché l’autovettura di un ragazzo ostruiva il passaggio. La donna in un primo momento ha pensato che il giovane stesse raccogliendo le olive nel terreno di proprietà del nonno, ma ben presto ha dovuto ricredersi… Non stava lavorando, stava facendo il palo al padre che si era introfolato a casa della donna e avendola notata ha cominciato ad urlare “papà smuoviti che è arrivata, scappiamo”. E.G. allora si è precipitata dentro e si è trovata di fronte all’uomo che aveva già distrutto i suppellettili della veranda e la parete della cucina in muratura, armato di coltello e di un bastone. Rivolgendosi alla donna le avrebbe detto “già sopra ho finito ora finisco qua sotto”, continuando a colpire tutto quello che gli passava sotto mano. E.G. gli si è scagliata contro nel tentativo di fermarlo, ma l’uomo ha reagito scaraventandola a terra ha cominciato a picchiarla: un calcio alla gamba, un pugno in faccia, colpi di bastone all’arto inferiore sinistro, ad una spalla e al collo. La donna si è difesa colpendo il suo aggressore con un pugno al viso. Mollata la presa, l’uomo è andato via urlandole contro “ti devo sterminare a te e a tutta la tua famiglia”, questo quanto denunciato da E.G. alla polizia. Non appena i due uomini si sono allontanati, la trentaquattrenne ha avvisato telefonicamente il marito F.P. 44 anni che l’ha accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Civico dove i sanitari hanno riscontrato diversi traumi: facciale, cranico non commotivo e alla gamba sinistra. Dimessa, i due conigi sono tornati a casa, facendo un’altra amara scoperta, dai cassetti della camera da letto -tutta a soqquadro- sono stati rubati 600 euro in contanti e una gran quantità di oggetti in oro. La coppia non ha dubbi, a trafugarli sono stati gli aggressori con i quali da tempo ha dei dissapori legati a delle controversie per una strada in comune che conduce sia all’abitazione delle vittime che al terreno dei contendenti. F.P. ha raccontato alla polizia che quando stava rientrando a casa, allertato dalla moglie, avrebbe incrociato chi poco prima l’aveva picchiata e gli avrebbe detto “il danno l’ho fatto buono. Ora è meglio che tu e la tua famiglia ve ne andate, altrimenti vi ammaziamo”. Inoltre il 44enne ha riferito di essere stato vittima di un altro danneggiamento, l’incendio doloso della sua autovettura, denunciato ai carabinieri il 2 settembre scorso. La coppia di coniugi ha messo nero su bianco quanto avrebbe subito per una strada in comune. Una vicenda che ha dell’incredibile, sulla quale gli uomini del commissarito di Partinico hanno avviato le indagini.