Commemorato Totò Zangara, vittima innocente di mafia

Erano circa le 19,30 dell’otto ottobre del 1983, quando, all’angolo tra Corso Umberto I° e la piazza di Cinisi, un commando armato, a bordo di un’auto, si fermò davanti all’allora bar Palazzolo puntando i fucili contro Procopio Di Maggio e suo figlio Giuseppe, entrambi seduti davanti al locale. Ma a cadere sotto il colpi di arma da fuoco sparati, non furono i bersagli della mafia, bensì Totò Zangara, già consigliere comunale del paese e segretario locale del partito socialista. Mentre, durante il conflitto che vide gli stessi Di Maggio rispondere all’agguato impugnando le proprie pistole, altre due persone, gravemente ferite, scamparono alla morte. 31 anni dopo, l’associazione che porta il nome della vittima innocente di mafia Salvatore Zangara, presieduta dal figlio Antonio, ha commemorato la sua figura rievocando quel triste evento entrato a far parte della storia di Cinisi. Alla manifestazione, organizzata nel salone grande dell’ex convento dei benedettini, sede del Comune, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, hanno preso parte le terze classi della scuola media locale.

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