Accoltellamento, fermati i presunti aggressori. Feriti due fratelli di Borgetto
Sarebbero cinque le persone fermate per il raid punitivo al deposito di mezzi di contrada Cortiglia a Montelepre. Cinque persone sono finite in ospedale, di questa una è in prognosi riservata, un’altra è rimasta ferita gravemente ma non sarebbe in pericolo di vita. Si tratta di due fratelli di Massimo e Giuseppe Buscemi rispettivamente di 34 e 37 anni che vivono a Borgetto.
L’aggressione sarebbe avvenuta per futili motivi: la diatriba per un incidente stradale che si era verificato la mattina a Partinico, tra un mezzo pesante della ditta intestata a Pietro Temperino, con alla guida uno dei Buscemi e l’autovettura di proprietà di uno degli uomini sottoposto a fermo. La discussione sarebbe da subito degenerata ma verbalmente, entrambi i contendenti sostenevano di avere la precedenza.
La questione resta dunque aperta. Nel pomeriggio il conducente dell’autovettura decide di andare a trovare a casa il dipendente della ditta, si reca a Borgetto insieme ai figli ed altri due giovani. L’operaio però non c’è ed è allora che il commando si dirige al deposito di contrada Cortiglia, sulla circonvallazione di Montelepre. La situazione sarebbe degenerata velocemente e dalla parole si è passati alle mani, ai coltelli e alle mazze.
Drammatico il bilancio della spedizione punitiva: le coltellate mandano in ospedale ben cinque persone. Il titolare della ditta Pietro Temperino 40 anni, la moglie Giuseppina Cardillo 40 anni e tre operai, i fratelli Buscemi e Giosuè Bonì 35 anni. Di questi soltanto i due fratelli si trovano ancora ricoverati, uno è in prognosi riservata, i fendenti lo avrebbero raggiunto ad un rene danneggiando seriamente l’organo. Mentre l’altro sarebbe stato ferito ad un polmone ma le sue condizioni di salute non sarebbero gravi. Sulla vicenda i carabinieri della compagnia di Partinico mantengono il massimo riserbo, non lasciano trapelare alcuna informazione sui fermati, gli indiziati sarebbero cinque, in tre rischiano un’accusa per tentato omicidio.