Carini. Tari verso l’aumento, il Pd invita i cittadini a partecipare al consiglio comunale
Rinviata per la mancanza di numero legale la riunione del consiglio comunale di Carini, che questa mattina doveva stabilire le tariffe della Tassa sui rifiuti. La giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Agrusa nei giorni scorsi ha già approvato lo schema di regolamento della Tari che adesso sarà sottoposta all’assise civica che potrà modificarlo. Sono previste riduzioni del 10% per chi effettua raccolta differenziata o compostaggio domestico. Ma a pesare sarà l’aliquota che sarà applicata alle abitazioni civili e agli immobili di attività commerciali. Si teme un nuovo aumento della tassa per far fronte all’incremento dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, a fronte di un servizio quasi inesistente. Il consiglio comunale entro domani dovrà stabilire le tariffe. Ma già dal Partito Democratico arrivano duri attacchi all’amministrazione Agrusa. “Come fatto con la TASI, l’intenzione del Sindaco, della sua Giunta e dei Consiglieri che lo sostengono è quella di stangare i cittadini applicando il massimo delle tariffe senza alcuna esenzione o sgravio per le tantissime fasce deboli” dichiara il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli. “Ancora una volta” – continua Miceli – “Agrusa e i suoi tenteranno di spremere tutti i cittadini al solo fine di provare a tamponare il danno incalcolabile che hanno prodotto alle casse Comunali in neanche 5 anni di amministrazione. Il primo cittadino – secondo Miceli -dovrebbe invece contestare tutti quei disservizi che, da anni, stanno costringendo i cittadini di Carini a vivere all’interno di una vera e propria discarica a cielo aperto. Per questo – conclude il segretario del Pd – chiedo a tutti i cittadini di buon senso, a prescindere dal proprio colore politico, di partecipare in massa al prossimo consiglio comunale per vedere chi e quanti saranno quei Consiglieri che, votando a favore della proposta di Agrusa o anche soltanto mantenendogli il numero legale, avranno il coraggio di rendersi responsabili di quella che sta per diventare, sempre di più, una carneficina sociale”.