Capaci. Polemiche su nomina assessore Napoli, risponde il sindaco

Si dicono pronti a presentare una denuncia al Prefetto di Palermo se non riceveranno validi chiarimenti sulla nomina ad assessore di Erasmo Napoli, entrato a far parte della squadra di governo di Capaci venerdì scorso. Il giovane amministratore sarebbe parente del sindaco Sebastiano Napoli, zio di terzo grado nello specifico e secondo l’articolo 43 comma 3 dello statuto comunale “…non possono comunque far parte della Giunta coloro che tra loro o con il Sindaco abbiano rapporti di parentela entro il 3° grado, di affinità di 1° grado, di affiliazione ed i coniugi”. Per il consigliere comunale del gruppo misto, “Ama Capaci”, Michele Guastella, è stato dunque violato il regolamento interno dell’ente locale. Vero che la legge italiana parla di “rapporti di parentela entro il secondo grado”, ma lo statuto comunale di Capaci prevede tutt’altro. Perciò il consigliere Guastella un immediato chiarimento per evitare ombre sulla Giunta e soprattutto al fine di scongiurare che possano sussistere motivi di illegittimità dei provvedimenti adottati. Michele Guastella invita il segretario generale del Comune e lo stesso sindaco Napoli ad avviare le verifiche necessarie per chiarire la possibile incompatibilità dell’assessore Erasmo Napoli, a tutela del rispetto della legalità dei comportamenti, degli atti e di ogni determinazione dell’Ente. Bisogna fare i controlli in fretta –conclude Guastella- e discutere dei risultati in consiglio comunale. Se non dovesse esserci un riscontro alla richiesta avanzata il movimento “Ama Capaci” è pronto a presentare una denucia al prefetto di Palermo. Sulla stessa linea il gruppo “La Prospettiva” che attraverso il consigliere comunale Antonio Vassallo torna a ribadire che la nomina ad assessore di Erasmo Napoli “è la naturale conseguenza di un sindaco e di una coalizione improvvisata, curando solo gli interessi di parenti e amici calpestando –conclude Vassallo- le più elementari regole della democrazia”. Replica il sindaco Sebastiano Napoli: “lo statuto comunale, al quale fa riferimento Michele Guastella, è superato in diversi articoli, a modificare buona parte delle norme la riforma introdotta dalla legge regionale n.6 del 2011. Non capisco dove sta il problema nella nomina dell’assessore Erasmo Napoli. Prima del rimpasto e per 15 mesi –spiega il sindaco- in giunta abbiamo avuto l’assessore Francesca Alice Croce, nipote del consigliere comunale Letizia Guercio (oggi in amministrazione), e nessuno ha sollevato questioni di illegittimità. Per quanto rigurda le dichiazioni de “La Prospettiva” il sindaco Napoli respinge le accuse: io e la mia coalizione rispettiamo la democrazia, gli assessori della giunta sono i primi eletti delle liste civiche che mi hanno sostenuto e quindi espressione dei gruppi consiliari di maggioranza, non ci vedo nulla di strano”.

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