Regione. Palazzotto (Sel) scrive a Renzi: “commissaria la Sicilia”
Dopo Leoluca Orlando e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco un altro siciliano propone a Matteo Renzi di immaginare un commissariamento della Sicilia. Il deputato di Sel, Erasmo Palazzotto, in una lettera inviata al premier e partendo dagli attriti fra il suo partito e quello del presidente del Consiglio sul dibattito per le riforme, analizza quanto sta accadendo nell’Isola e arriva alla propria conclusione definitiva anche con il supporto dei dati prodotti dagli istituti di ricerca sull’economia del Sud. “Se realmente ha in mente di cambiare l’Italia quindi non può continuare ad ignorare quello che accade da queste parti – scrive Palazzotto – è compito di un Governo centrale assicurarsi che nessun livello amministrativo territoriale determini un disastro di questo tipo sotto il profilo economico e sociale. In questi anni il decadimento della politica siciliana sotto il profilo morale è stato secondo solo a quello della nostra economia. Anche l’annunciata “Rivoluzione” di Crocetta sembra essere naufragata nella continuità con un passato fatto di sistemi di potere e miopia politica. Le emergenze dal punto di vista amministrativo –si legge- sono infinite ed ogni tentativo di riforma messo in campo dall’attuale Governo ha solamente peggiorato le cose. La maggior parte dei Comuni dell’Isola è sull’orlo del dissesto finanziario, molti sono già oltre, è saltato il sistema di gestione dei rifiuti e sulla gestione del servizio idrico siamo alla improvvisazione dei comuni dopo il fallimento delle società di gestione. La riforma delle province, improvvisata anch’essa per poter fare un po’ di propaganda politica –continua Palazzotto- ha gettato nel caos il sistema degli enti locali non essendo state definite ancora le funzioni dei nuovi consorzi mentre continuano ad esistere i vecchi enti commissariati.Palazzotto, parla anche dell’approvazione della terza manovra Finanziaria regionale, che ha messo a nudo tutta l’incapacità della politica siciliana davanti a questa crisi. Nella lettera, il deputato di SEL, arriva a sostenere che “il tempo per la Sicilia è finito, l’ultima occasione le nostre classi dirigenti l’hanno sprecata ieri (si riferisce alla Finanziaria), se non si interviene con riforme coraggiose e con un’idea di sviluppo complessiva oggi, non ci sarà domani la possibilità di cambiare un destino che sembra essere ineluttabile. A rischio c’è la tenuta sociale in questa terra, con lo scadere degli ammortizzatori sociali c’è la possibilità che la Mafia torni a guadagnare consenso facendo leva sulla condizione di bisogno delle fasce più deboli della società e che la distanza tra le nuove generazioni e le istituzioni si faccia sempre più grande”. Il deputato di Sel, rivolgendosi a Matteo Renzi, chiede di investire tutto il governo della ‘Questione Siciliana’: “Valuti lei – conclude – nel solco delle misure previste dal nostro Statuto e dalla nostra Costituzione, se ricorrono le condizioni per un commissariamento o se utilizzando le armi della politica non sia il caso di riportare la Sicilia al voto per darvi una maggioranza più politica e più stabile in grado di metter in campo le riforme di cui abbiamo bisogno. Ma la prego non continui a voltarsi dall’altra parte”.