Piano giovani. Sito in tilt, pronta class action contro la Regione
Si va verso una class action contro la Regione per l’impossibilità di iscriversi al Piano Giovani, il sistema che consente a aziende e disoccupati di incrociare domanda e offerta. La corsa ad altri 800 tirocini retribuiti da 500 euro per sei mesi è scattata ieri alle 10 ma il portale è andato subito in tilt. Dinanzi all’impossibilità anche solo di partecipare alla procedura a causa del sito bloccato decine di ragazzi si sono riuniti in un gruppo facebook dal nome “Piano Giovani Sicilia – Ricorso» ed hanno chiesto agli avvocati Francesco Leone, Gabriele La Malfa e Simona Fell di approfondire la vicenda alla ricerca delle cause di tali disservizi. I legali fanno sapere che stanno studiando i profili giuridici della vicenda. Di certo – scrivono in una nota – è utile capire cosa sia successo per chiedere all’Assessorato perchè, pur prevedendo l’assalto al portale, non sia riuscito a predisporre una piattaforma informatica capace di supportare tanti accessi. Confidiamo, intanto, di riuscire ad instaurare – aggiungono- una interlocuzione con l’Amministrazione con l’obiettivo di far aprire una nuova finestra di partecipazione per ovviare ai gravi inconvenienti di oggi. Nel frattempo continuiamo a ricevere parecchie segnalazioni all’indirizzo ricorsopianogiovani gmail.com”. “Le anomalie sono davvero tante, stiamo valutando anche l’ipotesi di un esposto alla magistratura”, scrivono in un comunicato stampa i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che conferma il ricorso collettivo al Tar – a spese dei grillini – che partirà nella seconda metà di settembre. Anche Anci Sicilia raccoglie le proteste dei giovani, “chiederemo ai parlamentari regionali siciliani di presentare una interrogazione con risposta urgente – dichiara Maurizio Lo Galbo, presidente Anci Sicilia giovani -. L’assessore Nelli Scilabra spieghi il grave inconveniente che penalizza la regolarità della procedura e se ne assuma la responsabilità”. E ancora, “come può la Regione assegnare risorse a realtà che distribuiscono stage retribuiti senza regolare bando e una graduatoria basata su merito e capacità? Per quale motivo la nostra terra deve sempre distinguersi nell’affrontare con superficialità questioni che riguardano il futuro dei nostri giovani?”, dice l’onorevole Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars. Proteste anche dal Laboratorio Politico culturale 2.0. Alle 10 di ieri il portale era impossibile da raggiungere, l’assessore regionale alla formazione professionale Nelly Scialabra ha reagito con una lunga nota pubblicata su facebook alle polemiche che seguono il secondo click day: “ll Piano Giovani rappresenta per i giovani della mia terra una grande opportunità –scrive- una piccola speranza di cambiamento che oggi si scontra con l’assoluta inadeguatezza di chi dovrebbe gestire le nostre azioni politiche. Sono stanca di dovermi assumere responsabilità non proprie di chi, come me e altri in questa Sicilia, esercita un ruolo politico e non tecnico…Non permetterò a nessuno di sabotare il Piano Giovani, costi quel che costi. Lavoro ogni giorno, senza sosta, per restituire la speranza alla mia generazione, per ricostruire un presente che chi ci ha preceduto ha cancellato”