Monreale. Risultati elettorali: “Autonomia e Libertà” chiede riconteggio voti
di monrealenews.it
Chiesto il riconteggio delle schede elettorali delle amministrative di Monreale, l’istanza è stata inoltrata al TAR dalla lista “Autonomia e Libertà” che al primo turno ha sostenuto l’attuale sindaco Piero Capizzi. Nello specifico viene chiesto l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti del 12 giugno scorso. Quello che, in pratica, determina la composizione dell’attuale consiglio comunale.
“Autonomia e Libertà”, non ha superato lo sbarramento del 5 per cento, imposto dalla legge, non ottenendo, per questo motivo, nessuna rappresentanza in Consiglio comunale. I voti ottenuti, come scritto sul sito del Comune, sono stati 962, per una percentuale del 4,73 per cento. Un numero, pertanto, insufficiente per ottenere un seggio in aula consiliare. Secondo i presentatori del ricorso, però, ci sarebbero stati degli errori nel conteggio dei voti. Errori determinanti, senza i quali la soglia del 5 per cento sarebbe stata superata. Numeri non di poco conto, se – come sostengono i ricorrenti – il risultato finale per la lista potrebbe essere quello di 1.378 voti contro gli attuali 962. Un numero, pertanto, idoneo a far scattare i seggi consiliari. Ne consegue, dal punto di vista strettamente giuridico, che un’eventuale vittoria di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale, cambierebbe la “geografia” consiliare. Il ricorso, patrocinato dagli avvocati Francesco e Rosalia Ganci, infatti, potrebbe assegnare ben tre consiglieri alla lista ricorrente, a danno di “Alternativa Civica” e del Partito Democratico, le altre due liste che hanno sostenuto Capizzi alle amministrative. La prima lista perderebbe due consiglieri: Francesco Barna e Gery Valerio, i Democratici, invece, si vedrebbero privati di Aurelia Di Benedetto. Sull’argomento, si esprimerà, a partire dal prossimo 24 ottobre, il Tar di Palermo, seconda sezione, quando riferirà il referendario Sebastiano Zafarana. A meno che, per motivi che devono ancora essere valutati, “Autonomia e Libertà” non decida di ritirare il ricorso. “Non ce l’abbiamo con nessuno – fa sapere Guido Gulì, uno dei responsabili della lista e cofirmatario del ricorso – non vogliamo colpire nessuno. Siamo stati costretti, però, a presentare questo ricorso, per far valere quello che reputiamo un nostro diritto, perché avevamo dei tempi da rispettare, superati i quali non avremmo potuto fare più nulla. Al momento, all’interno della nostra lista c’è un dibattito aperto che non si è concluso e che ci porterà a valutare la situazione con più calma”.