Ciapigate. Al via il processo contro Giacchetto e altri cinque imputati
La difesa di Faustino Giacchetto vorrebbe portare in aula 500 testimoni al fine di dimostrare dimostrare che l’imputato non ebbe alcuna influenza sulla nascita e lo sviluppo del progetto Co.Or.Ap, i giudici del processo “Ciapigate” vorrebbero sentirne solo una cinquantina. Accusa e difesa sarebbero dunque pronte alla battaglia nel dibattimento sullo scandalo del Ciapi di Palermo, l’ente di formazione finito nell’occhio del ciclone nel giugno dello scorso anno quando furono arrestate diciassette persone, quarantatrè invece gli indagati. Sotto accusa ci sono appunto il manager della pubblicità Faustino Giacchetto, l’ex presidente dell’ente di formazione professionale, Francesco Riggio, Stefania Scaduto e Concetta Argento (rispettivamente segretaria e moglie di Giacchetto), l’ex dirigente dell’Agenzia regionale per l’impiego, Rino Lo Nigro, e l’ex assessore regionale Luigi Gentile. Secondo l’accusa, Giacchetto avrebbe pianificato una mega truffa, creando un sistema illecito per gestire a suo piacimento, grazie alla presunta compiacenza di imprenditori, burocrati e politici, quindici milioni di euro destinati alla comunicazione del progetto Coorap. Il presidente del Tribunale, Pietro Falcone, ha ammesso la lista dei testimoni presentata dal pubblico ministero Pierangelo Padova, che sostiene l’accusa assieme a Maurizio Agnello, Sergio Demontis, Gaetano Paci e Alessandro Picchi. Una cinquantina di persone in tutto. Poca cosa rispetto alle 500 persone che i difensori di Giacchetto vorrebbero convocare in aula. Secondo gli avvocati Fabrizio Biondo e Giovanni Di Benedetto, occorre sentire politici, ex assessori, burocrati, i 278 addetti al progetto Co.Or.Ap e tutti coloro che ebbero rapporti di lavoro con Giacchetto che gestiva la programmazione pubblicitaria. Obiettivo della difesa, dimostrare che l’imputato non ebbe alcuna influenza sulla nascita e lo sviluppo del progetto. Sull’ammissione della lista testi il Tribunale deciderà il prossimo 10 luglio.
fonte: livesicilia.it