Acqua. Rischio emergenza, interrogazione all’Ars di Alongi
“Evitiamo assolutamente che mezzo milione di cittadini della provincia di Palermo possano rimanere con i rubinetti a secco! Evitiamo anche un gravissimo danno all’economia, specialmente quella legata al comparto del Turismo” è quanto si legge in una interrogazione presentata all’Ars dal deputato del Gruppo Ncd Pietro Alongi che punta il dito sull’urgenza che si sta venendo a creare nella gestione delle reti idriche nella provincia di Palermo. Dei 52 municipi della provincia i quali sarebbero stati assegnati, a seguito di una gara, alla Onda Energia, dieci fra questi (Campofiorito, Castronovo di Sicilia, Cinisi, Mezzojuso, Pollina, Termini Imerese, Terrasini, Trappeto, Vicari, Villafrati) hanno avuto riassegnata la gestione delle risorse idriche, dopo il ricorso presentato e accettato dalla sezione civile della Corte d’Appello del capoluogo. A seguito di questa diminuzione, succeduta all’assegnazione per bando alla società di gestione, la Onda Energia si è riservata di accettare la gestione stessa, visto che la sua offerta di gara era congrua per la gestione di 52 comuni e no di 42. Pietro Alongi chiede al governo e al presidente della Regione, rimarcando la procedura d’urgenza d’uopo, l’istituzione di un tavolo finalizzato a una norma immediata che scongiuri il pericolo dell’interruzione del servizio e che si attivino le misure economiche per consentire lo start up a quei Comuni, o a consorzi di essi, che intendano gestire le proprie reti. Infine, Alongi esorta all’attivazione di “ogni iniziativa che garantisca la gestione pubblica dell’acqua, assicurando efficacia ed economicità”, anche accelerando l’iter della legge che, parlando di acqua, stagna all’Ars”.