Operazione Iago. Il clan di Porta Nuova voleva vendicarsi dei Vitale di Partinico
Ai Vitale di Partinico –capomafia conosciuti col nomignolo di “fardazza”- volevano rompere le corna, bisognava vendicare l’omicidio di Salvatore Lo Presti, inghiottito dalla lupara bianca nel 1997, il suo cadavere fu fatto ritrovare nella campagne di Carini da Marcello Fava, collaboratore di giustizia che prima di pentirsi era un affiliato della cosca di Partinico ed era legato proprio al boss Vito Vitale. Il mandamento di Porta Nuova – Palermo, non digerì lo sgarbo. Tommaso Lo Presti, figlio della vittima, voleva vendicarsi e dal carcere il boss ergastolano Giovanni Di Giacomo lo incoraggiava. Le frizioni tra il clan palermitano e quello di Partinico sono emerse dall’indagine scaturita nell’operazione “Iago” di sabato scorso, che ha portato dietro le sbarre otto persone, azzerando i vertici del mandamento mafioso di Porta Nuova, pronti a scatenare una faida dopo l’omicidio di Giuseppe Di Giacomo, assassinato lo scorso 12 marzo alla Zisa. L’uomo era il fratello di Giovanni Di Giacomo e proprio i due furono intercettati nel carcere di Parma nel novembre 2013 mentre parlvano dell’omicidio Lo Presti. Tommaso, figlio della vittima, secondo il boss aveva tutti i diritti per vendicarsi. Giovanni così parlava a Giuseppe: “gli dici, mio fratello se fosse fuori, prima si andrebbe a trovare un posto a Partinico (…) e poi gli romperebbe le corna ai figli di Vitale (…)”. I Fardazza vengono citati anche in un’altra intercettazione ambientale raccolta ad aprile del 2013, qualche giorno dopo l’operazione “Nuovo Mandamento”, nella quale furono arrestate 37 persone per estosione ed associazione mafiosa. Giovanni Di Giacomo –sempre dal carcere- aveva chiesto informazioni: “ma questa novità che hanno arrestato tutti questi, di là, di Partinico che volevano fare la nuova!” E aveva messo in guardia i suoi soldati: “state attenti con questi, i Vitale”. Dunque le tensioni non erano solo interne a Porta Nuova ma pure con l’esterno tanto da arrivare a Partinico