Castellammare del Golfo, il Comune in lotta con il Demanio per salvaguardare il paesaggio
Le concessioni demaniali autorizzate per il tratto di costa compreso tra il castello e Cala Petrolo, nonostante il dissenso espresso dal sindaco Nicolò Coppola, non saranno revocate. Una decisione del Demanio che per l’amministrazione comunale di Castellammare del Golfo non può essere consentita. Coppola parla dello sfregio ambientale che subirebbero le zone di Cala Marina e Cala Petrolo. “E’ un fatto allarmante” dice il primo cittadino che intende chiedere un’audizione alla commissione regionale Ambiente, rimarcando l’opportunità della sospensione del rilascio delle concessioni demaniali. “Promuoverò ogni altra azione prevista dalla legge a tutela del nostro patrimonio paesaggistico – aggiunge –la mia giunta esprime la ferma volontà, manifestata anche con atti deliberativi sia dell’esecutivo che del Consiglio comunale, di sospendere il rilascio di concessioni demaniali su specchio acqueo e terraferma, per non pregiudicare il paesaggio attorno al castello e non creare problemi ai lavori portuali in corso”. Nella precedente conferenza di servizi convocata dal sindaco Coppola affinché venisse sospeso il rilascio di nuove concessioni demaniali, capitaneria di porto, soprintendenza, genio civile e demanio, avevano ritenuto legittime le sue richieste, concordando sull’opportunità della sospensione del rilascio di concessioni demaniali. In particolare, il demanio regionale si era impegnato a verificare “la possibilità di sospendere i procedimenti non ancora conclusi”. Nell’ultimo incontro, invece, il responsabile dell’Arta Demanio, Salvatore Di Martino, ha sottolineato che in un particolare caso, quello del pontile sotto castello, “con dispiacere, l’ufficio ritiene non attuabile la richiesta di revoca della concessione rilasciata”. Per le istruttorie in corso, invece, è stata richiesta, entro il 12 maggio, “formale relazione all’amministrazione, sulle ragioni che contrasterebbero con il rilascio delle relative concessioni”. La Regione sembra decisa ad andare avanti: “se le argomentazioni prodotte non saranno ritenute esaustive, l’ufficio procederà all’iter istruttorio, previa comunicazione”. Il presidente del consiglio comunale, Domenico Bucca sta già convocando un consiglio straordinario urgente “a tutela dell’immagine di Castellammare. Non si può svendere e sfregiare l’immagine della città per 3.800 “denari” – ha affermato il presidente del consiglio comunale -. Il demanio non tiene in considerazione il parere negativo della soprintendenza e la mancanza del parere della soprintendenza del mare. Una vera contraddizione: perché per l’approvazione del progetto di messa in sicurezza del porto, il Comune ha dovuto osservare una precisa prescrizione della soprintendenza, cioè la realizzazione del molo soffolto, mentre in questa occasione il demanio ritiene di non dovere tenere conto del parere negativo della soprintendenza, espresso a tutela del paesaggio”.