San Giuseppe Jato. Nascondeva aresenale nell’ovile, pastore condannato a 5 anni

Aveva nascosto nell’ovile un arsenale da guerra che era stato scoperto dai Carabinieri in contrada Mortilli a due passi dal campo sportivo di San Giuseppe Jato. Ad oltre un mese di distanza dai fatti, il Tribunale di Palermo ha condannato a cinque anni di carcere, Giuseppe Tartarone Buscemi pastore pregiudicato di 56 anni. L’uomo è stato giudicato col rito direttissimo e il suo legale, l’avvocato Giuseppina Potenzano ha preannunciato il ricorso in appello. Nella stalla in uso a Tartarone Buscemi i carabinieri avevano rinvenuto due pistole calibro 7,65, una con matricola abrasa, un fucile a canne mozze calibro 12 risultato rubato nel 2011 a Camporeale, più di cento munizioni e diversi passamontagna. Le armi erano nascoste in una botola ricoperta dalla paglia che fungeva da lettiera per pecore e cavalli, al momento del ritrovamento erano cariche con colpi in canna pronte a fare fuoco. In azione erano entrati ben 15 militari della compagnia di Monreale che avevano poi rintracciato il pastore nelle campagne vicine al casolare mentre pascolava il gregge e lo avevano arrestato con l’accusa di illecita detenzione delle armi alterate e clandestine e ricettazione. Secondo la difesa l’ovile non era nell’esclusiva disponibilità dell’imputato ma la tesi non ha convinto il tribunale. Giuseppe Tartarone Buscemi, già nel 2002 era stato arrestato per coltivazione di droga e poi condannato per associazione mafiosa. Era ritenuto vicino alla vecchia cupola di San Giuseppe Jato mentre negli ultimi tempi sarebbe finito sotto indagine per presunti contatti con i nuovi gruppi emergenti di Cosa Nostra jatina

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