Castellammare del Golfo, un gruppo di lavoro per rilanciare il turismo
Proposte per rilanciare il sistema turistico di Castellammare del Golfo con un modello di rete che propone iniziative collegate. Sono state studiate da un apposito gruppo di lavoro che, a titolo gratuito, ha tracciato un “identikit” dettagliato del turista. I pilastri della proposta riguardano il target, l’offerta e gli strumenti. «Abbiamo le carte in regola per creare un circuito turistico di tutto rispetto”. Spiega il sindaco Nicola Coppola. “Lo studio e le proposte del gruppo di lavoro da me voluto, rappresentano un punto di partenza cioè delle linee guida da seguire. Al momento – continua il sindaco – Castellammare offre oltre duemila posti letto. Occorre promuovere il territorio in maniera “scientifica”.
L’analisi del gruppo, ha l’obiettivo di trovare stimoli e motivazioni perché il turista che raggiunge Castellammare possa permanere. La cittadina attrae più di 135.000 turisti italiani e stranieri all’anno: nel 2011 permanevano in paese per 2,9 giorni, nel 2013 per 3,1. Un tasso di crescita migliorato ma l’analisi dei flussi del gruppo indica che Castellammare “si posiziona al quarto posto nella classifica dei paesi del trapanese, per numero di turisti in rapporto ai residenti”, ed attrae circa 3,5 milioni di spesa turistica da stranieri ovvero “il 7% della spesa turistica nel trapanese”. Il flusso turistico è stagionalizzato con un picco su luglio e agosto. I turisti sono al 53% italiani e per il 47% stranieri con una forte crescita di visitatori dell’est europa. La proposta, corredata da dettagliati studi, riguarda un piano preparatorio alla stagione 2014 ed un programma di eventi più ampio per il 2015. Si punta alla “creazione di un framework turistico ispirato all’idea di Nostos (dal greco , ritorno ) con una apposita immagine coordinata che definisca un’offerta di eventi e attrazioni catalogabili in 4 categorie: enogastronomia, natura e sport, cultura e folklore, fantasia”. Per ognuna di queste categorie il gruppo ha presentato i possibili eventi sottolineando la necessità di creare un percorso con più iniziative coerenti tra loro “che portino ad un evento Master”.