Alcamo. Per due mesi niente stipendi agli assessori: andranno ai servizi sociali
La giunta comunale di Alcamo ha deliberato la sospensione dell’indennità di funzione del sindaco e degli assessori per la durata momentanea di due mesi. “La cifra – riferisce l’amministrazione comunale – viene destinata ai servizi sociali e una parte alla Tares per i meno abbienti”.
Intanto ad Alcamo continua a tenere banco la questione della restituzione delle somme – circa 220,000 euro – destinate a consiglieri e assessori in carica nel 2013 e nel 2012, dovute all’annullamento delle sanzioni del Patto di stabilità. “La restituzione è un atto dovuto – spiega l’assessore Antonio Manno -. Un atto obbligatorio per legge, su cui la giunta nulla può fare e non può entrare nel merito né può incidere in alcun modo sulla sovranità del consiglio comunale e sulle scelte dei singoli consiglieri.” Ma sulla questione, il Movimento 5 Stelle e l’associazione Mo.di (Movimento Opinioni Differenti) chiedono agli interessati di rinunciare a queste somme. L’associazione MODi ha anche inviato un esposto alla Corte dei Conti, con un centinaio di firme raccolte, affinché indaghi sulle commissioni consiliari del Comune di Alcamo. L’associazione, infatti, punta l’indice sul “riconoscimento di gettoni di presenza non dovuti e per i quali – spiegano – chiediamo l’intervento delle Autorità preposte al controllo contabile degli Enti locali”. Inoltre, MODi “invita il sindaco, gli assessori precedenti e i consiglieri comunali di Alcamo a decidere di implementare il fondo sociale del Comune o di crearne uno ad hoc con la somma generata dalla restituzione del 30% delle loro indennità o dei loro gettoni di presenza che erano stati decurtati nei due anni precedenti. Sulla restituzione delle somme a seguito dell’annullamento della multa relativa al Patto di stabilità, Abc, gruppo di opposizione, tramite uno dei suoi consiglieri, Mauro Ruisi, afferma: “L’argomento non ci sconvolge, non ci crea particolari problematiche. Abbiamo già una linea, quella di decurtarci del 30 per cento i compensi, per destinare tale parte a un fondo per la realizzazione di attività al servizio della comunità”.