Capaci, approvato il bilancio 2013
Per il rotto della cuffia il Consiglio Comunale di Capaci, nel pomeriggio del 31 dicembre ha approvato, si fa per dire, il bilancio di previsione dell’anno già trascorso. Visto il notevole ritardo con cui è approdato in aula, lo strumento finanziario che ha visto i pareri contrari dei revisori dei conti, si può definire un consuntivo. Dopo circa 10 ore di dibattito, ad approvarlo è stata la maggioranza che sostiene la Giunta Napoli che – secondo l’opposizione – è riuscita a pareggiare i conti affondando le mani nelle tasche dei cittadini che si ritroveranno a pagare al massimo tutti i tributi locali: la tares è lievitata del 33%, l’imu per le seconde case è stata fissata al 10,60 per mille, mentre per l’abitazione principale allo 0,60 per mille, l’irpef, l’addizionale irpef è passata allo 0,65%, infine, è stata stabilita la compartecipazione economica delle famiglie che hanno figli che studiano a Carini e a Palermo, per l’abbonamento Ast. Il Movimento Ama Capaci e gli altri gruppi di minoranza hanno fortemente contrastato, durante il dibattito in aula, i contenuti del bilancio che a loro dire prevedono soltanto LE SOMME NECESSARIE PER GARANTIRE LE INDENNITA’ DEGLI AMMINISTRATORI E DEL SINDACO CHE LA GIUNTA NAPOLI HA RIPORTATO AL MASSIMO PReVISTO DALLA LEGGE, quelle per i gettoni di presenza per i Consiglieri Comunali e le commissioni permanenti, quelle PER IL RIMBORSO DELLE SPESE LEGALI DEGLI EX AMMINISTRATORI DI CUI CIRCA 40 mila euro RIGUARDANO l’ATTUALE primo cittadino, assolto in appello nel Processo inerente la realizzazione di un impianto di carburante e infine quelle per affidare incarichi a progettisti. Di contro – scrive ancora Ama Capaci in una nota – sono stati quasi azzerati, invece, i capitoli relativi alle somme per minori illegittimi, per l’igiene personale per gli anziani, per l’assicurazione per il servizio civico, per l’affido ai minori, per il fondo antiracket, per l’acquisto di una pulispiaggia, per la pulizia delle aree pubbliche a verde. Dei 41 emendamenti pRESENTATI DALL’OPPOSIZIONE, LA MAGGIORANZA HA APPROVATI SOLAMENTE 6 TUTTI TENDENTI AD INCREMENTARE I CAPITOLI AFFERENTI LE FASCE sociali PIU’ DEBOLI. Tutti gli altri sono stati respinti perché – aggiunge il Consigliere Guastella – LA MAGGIORANZA HA DECISO DI MANTENERE LA COPERTURA INTEGRALE DEI CAPITOLI inerenti i privilegi della casta. Il sindaco Sebastiano Napoli, dal canto suo, difende lo strumento finanziario e i contenuti della manovra economica approvata dalla maggioranza, quale necessaria ed indifferibile per salvaguardare l’equilibrio delle casse dell’Ente locale, anche in considerazione degli ulteriori tagli operati dallo Stato per circa € 465.000,00. Molti capitoli per servizi sociali – afferma il primo cittadino in una nota – sono stati quasi azzerati per carenza di risorse. Peraltro già da alcuni anni il Comune non eroga i servizi sociali cui il cons. Guastella fa riferimento, ad eccezione per quelli obbligatori per legge, come il trasporto dei disabili, l’assistenza igienico-personale e della comunicazione – servizi per i quali sono state disposte le somme necessarie per la copertura per il 2014. Per quanto concerne le mere speculazioni politiche circa le risorse per indennità – agggiunge il sindaco Sebastiano Napoli – la mia giunta non ha proceduto ad alcun aumento dell’indennità (peraltro non ne ha potere, né facoltà) ma recepito quella prevista per legge. Sul pagamento delle somme dovute ai professionisti che in passato hanno difeso il Sindaco, Napoli sottolinea che il procedimento penale è stato definito con la piena assoluzione dello stesso e che dal 2010 è stata presentata la richiesta di rimborso delle somme dovute. Nel 2011 è stata raggiunta una transazione con il Comune che prevedeva una riduzione delle somme vantate (da € 39 mila euro circa a 35 mila oltre agli accessori di legge) ed il pagamento delle somme con il bilancio 2012. Ma purtroppo, l’Ente non solo non ha rispettato gli impegni che si era assunto in sede transattiva ma ha provveduto al pagamento del 50% delle somme dovute a fine 2013 ed il restante 50% entro aprile 2014, e dunque con ben quattro anni di ritardo dalla richiesta avanzata dai professionisti, ed addirittura 5 anni per i compensi dovuti al difensore dell’allora consigliere Spataro. Infine molti emendamenti presentati dal cons. Guastella sono stati respinti dalla maggioranza consiliare in quanto le somme proposte erano insufficienti per l’attuazione del servizio, come ad es. l’importo di € 5.000,00 per l’acquisto di una pulispiaggia. Nel rispetto dei ruoli che i cittadini hanno assegnato alle compagini consiliari, non è accettabile – conclude il sindaco Napoli – una opposizione meramente strumentale e politicizzata finalizzata unicamente a paralizzare l’azione amministrativa.