Università di Palermo. Addio alle 12 Facoltà, ci saranno cinque macro scuole
Dall’1 gennaio cambia il volto dell’Università di Palermo: spariscono le facoltà, che saranno rimpiazzate da cinque Scuole, formate complessivamente da venti dipartimenti. Dal 2014, infatti, entrerà in vigore anche nell’ateneo palermitano lo schema imposto dalla riforma Gelmini, che ha rivoluzionato radicalmente l’organizzazione universitaria italiana, creando numerosi disagi e proteste negli altri atenei che si sono adeguati al sistema prima di Palermo. Ma, rassicura il rettore Roberto Lagalla, per gli studenti non cambierà nulla. “Si tratta – spiega Lagalla – più che altro di una riforma relativa all’organizzazione interna dell’ateneo, gli studenti non vengono toccati dal nuovo sistema. I corsi di laurea restano gli stessi, solo che da gennaio invece di essere parte di una determinata facoltà si inseriranno in una delle cinque macro Scuole. I piani di studio restano invariati, così come il titolo di studio conseguito. Gli iscritti nemmeno si renderanno conto del cambiamento”.
Al posto delle dodici facoltà, quindi, ci saranno cinque Scuole: la Scuola delle Scienze di Base e Applicate, ; la Scuola delle Scienze giuridiche ed economico-sociali, ; la Scuola Politecnica; e la Scuola delle Scienze umane e del patrimonio culturale .”Il fatto di esserci adeguati con qualche mese di ritardo rispetto alle altre università – continua il rettore dell’Ateneo di Palermo – ci ha messo al riparo dagli effetti nefasti che la riforma ha prodotto altrove, perché abbiamo adeguato la norma alle specificità del nostro ateneo. Inoltre, le segreterie studenti resteranno dodici, una per facoltà, per tutto il 2014, per dare il tempo agli studenti e al personale di metabolizzare la riforma. Nel 2015 diventeranno cinque, una per ogni Scuola”.