Regione. Acqua, primo “sì” verso il ritorno alla gestione pubblica

Via libera dalla quarta commissione dell’Ars all’articolo 7 che spiana la strada alla gestione pubblica dell’acqua: saranno gli enti di diritto pubblico – e quindi anche i comuni – a gestire il servizio. Grande soddisfazione dai deputati del Movimento 5 Stelle. “E’ un’altra vittoria, dopo l’approvazione della tariffa unica regionale, che mette fine alla distinzione tra cittadini di serie A e di serie B che prevedeva tariffe diverse nei vari comuni.”“Finalmente – afferma Valentina Palmeri, – si è dato un indirizzo chiaro verso la gestione pubblica del servizio idrico, con la scelta, fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle, degli enti di diritto pubblico come modello di affidamento. Siamo particolarmente contenti, inoltre, di aver fatto inserire nel ddl strumenti che contemplano la partecipazione diretta dei cittadini alla gestione del servizio, nell’ottica della massima trasparenza e democrazia”.
Si dicono soddisfatti anche i deputati del Partito Democratico: “Quello della gestione pubblica – dichiarano Fabrizio Ferrandelli e altri esponenti della commissione- per noi è un punto centrale che abbiamo portato avanti in sintonia e coerenza con i movimenti referendari e con i tanti amministratori locali che si sono battuti in questa direzione. E non possiamo nascondere la soddisfazione per aver trovato, su questo articolo, la condivisione da parte dei rappresentanti in commissione del Movimento 5 Stelle.”. “Un altro risultato – aggiungono i deputati del Pd – è la previsione di accantonare una quota pari allo 0,2% del fatturato per il sostegno agli utenti meno abbienti”.“Evidentemente – concludono gli esponenti del PD – quando si dialoga sui temi concreti e la maggioranza è coesa, gli obiettivi si raggiungono”.  

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