Processo The End, la difesa di Arcabascio riascolta due testi in aula

Prosegue il processo  “the end”che si celebra con rito ordinario davanti alla terza sezione penale del tribunale di Palermo. Sul banco degli imputati: i partinicesi Alessandro Aracabascio, 38 anni, Gianfranco Brolo, 41 anni, Francesco Paolo di Giuseppe, 53 anni, Roberto Rizzo 37 anni, Salvatore Lamberti, 80 anni, Lorenzo Lupo 59 anni, entrambi di Borgetto, Salvatore Cataldo 63 anni di Carini, Carmelo Culcasi, 71 anni di Villagrazia di Carini, Girolamo Guzzo 48 anni, Antonino Lu Vito, 56 anni. Stamani, in aula, hanno deposto gli imprenditori Antonino Di Trapani, titolare di un centro diagnostico di Partinico e Luigi Impastato proprietario di un’azienda di calcestruzzi. Entrambi sono stati chiamati dalla difesa di Alessandro Arcabascio per chiarire alcune vicende legate al racket dell’estorsione, contestate nei confronti dell’assistito dell’avvocato Bartolo Parrino. Di Trapani avrebbe continuato a negare di pagare il pizzo. Mentre Luigi Impastato, nonostante il difensore di Arcabascio abbia tentato di demolire le sue dichiarazioni, avrebbe raccontato per filo e per segno i particolari della tentata estorsione di 10 mila euro, di cui aveva già riferito in aula, durante un’altra udienza, il fratello socio del teste, Giacomo Impastato. L’imprenditore ha riferito ai magistrati di avere avuto la richiesta di danaro da Leonardo Vitale, attraverso Alessandro Arcabascio. La testimonianza dell’imprenditore avvalora la tesi del Pubblico Ministero Francesco Del Bene.

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