Partinico. Ordinanza del sindaco per stanziare le somme all’Ato

Il comune di Partinico contro l’Ato Rifiuti Palermo 1. Il sindaco Salvo Lo Biundo questa mattina ha firmato un’ordinanza con cui impone alla Servizi Comunali Integrati di attivare immediatamente tutte le procedure necessarie per uscire dall’emergenza, causata dallo stato di agitazione dei lavoratori che adesso hanno ricevuto lo stipendio e dal blocco delle ditte che forniscono i mezzi a nolo che battevano casse.

Da settimane ormai, i cassonetti della spazzatura non vengono svuotati creando montagne di rifiuti che rischiano di provocare pericoli alla salute dei cittadini e alla sicurezza stradale. Il documento firmato dal sindaco di Partinico è stato inoltrato al Commissario Straordinario dell’Ato 1, l’ingegnere Maurizio Norrito, inviato dalla Regione, per gestire la fase di transizione verso le nuove società SRR.

Nella stessa disposizione, il sindaco ordina anche al responsabile del Settore Economico Finanziario del comune, di provvedere al pagamento della fattura di settembre alla società d’ambito. Probabilmente quest’ultima decisione di Lo Biundo, scaturisce dal fatto che il Commissario Norrito avrebbe chiesto l’autorizzazione all’assessorato agli enti locali, per il prelievo coatto dei trasferimenti che dalle casse della Regione dovrebbero passare a quelle dei comuni. Parte di questi trasferimenti, andrebbero così direttamente nelle casse dell’Ato senza passare dai municipi. L’ordinanza del sindaco servirebbe quindi a scongiurare il prelievo coatto.

Il commissario Norrito assicura che la situazione dovrebbe tornare alla normalità entro venerdì. “In azione ci sono 20 autocompattatori suddivisi tra i 12 paesi dell’Ato e gli operatori ecologici stanno lavorando duramente per riportare il servizio alla normalità”. Intanto a Montelepre, su disposizione del commissario Antonino Oddo, il servizio continua ad essere gestito con la collaborazione di ditta privata. Un intervento che costerà 19,000 euro per 20 giorni e che l’ente locale cercherà di addebitare alla società d’ambito.

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