Partinico. Marchio unico per i prodotti agroalimentari, ieri il primo incontro

Si è tenuta ieri presso il Palazzo del Carmine, la prima assemblea pubblica con le aziende e le organizzazioni di categoria sul progetto del marchio unico dei prodotti agroalimentari del territorio. Per le aziende che vorranno aderire al protocollo di intesa con il Comune di Partinico ci sarà tempo fino al 25 ottobre. Gli aderenti potranno prendere parte al progetto “Profeti in Patria”, promosso dalla Regione Siciliana al fine di valorizzare i prodotti locali dell’Isola che permetterà di partecipare all’Expo 2015. Alla riunione erano presenti produttori, rappresentanti delle organizzazioni di categoria e gli assessori comunali Giovanni Pantaleo (Programmazione) e Gioacchino Albiolo (Agricoltura). “Porteremo avanti una strategia di programmazione congiunta per partecipare ai bandi del PAC (Politica Agricola Comune) messi in campo dall’Unione Europea – sottolinea l’assessore alla Programmazione Giovanni Pantaleo. Dovremmo lavorare ad un’integrazione sempre più forte tra le aziende del territorio per acquisire passo dopo passo i requisiti necessari per ottenere i fondi di queste misure di finanziamento”. “Le nuove politiche comunitarie sull’agricoltura impongono ai produttori di consorziarsi tra di loro. E’ l’unico modo per attrarre grossi fondi strutturali a favore dell’agricoltura – afferma l’assessore all’Agricoltura Gioacchino Albiolo. Per questo nelle prossime settimane partiremo con dei tavoli di lavoro specifici per sensibilizzare le aziende a fare rete l’una con l’altra e ad aprirsi a politiche di marketing territoriale più integrate”. “Le realtà produttive del territorio devono lavorare insieme e consorziarsi tra di loro per essere più competitive nel mercato globale. Per questo Bruxelles favorisce i consorzi e non finanzia più le singole aziende- conclude il sindaco Salvo Lo Biundo. Dobbiamo superare le vecchie logiche individualistiche che hanno caratterizzato il passato e che purtroppo sono molto forti ancora oggi. Il nostro comprensorio deve farsi trovare pronto al confronto con i mercati internazionali e per farlo deve imparare a guardare al mercato con un respiro più ampio”.

CS COMUNE

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