Nuovi guai giudiziari per Massimo Ciancimino

Un nuovo processo per Massimo Ciancimino: si terra’ il 14 aprile prossimo, con l’accusa di violazione degli obblighi connessi all’applicazione nei suoi confronti delle misure di prevenzione. La citazione diretta a giudizio e’ del pm di Palermo Dario Scaletta, che accusa il figlio dell’ex sindaco mafioso di essere uscito dopo le 20, quando, stando agli obblighi connessi al suo status di sorvegliato speciale, doveva rimanere a casa. Gli agenti del commissariato Politeama, incaricati di verificare che Ciancimino rispettasse le regole, la notte del 27 febbraio scorso non lo avrebbero trovato nella sua abitazione. Alle 23,58 del 27 febbraio i poliziotti citofonarono a casa Ciancimino in maniera piu’ che insistente. Entrarono anche nell’androne del palazzo del centro in cui Ciancimino vive con moglie e figlio e continuarono a bussare alla porta, ma nessuno apri’. A mezzanotte e 40 il controllo fu ripetuto e questa volta Ciancimino si fece vivo, sostenendo di essere da solo in casa e di non avere sentito. E questa e’ ancora la sua linea difensiva, che pero’ dovra’ sostenere in tribunale, davanti al giudice monocratico della quinta sezione. Per Ciancimino junior e’ l’ennesimo guaio giudiziario: l’ultimo in ordine di tempo era stato quello legato all’indagine della Procura di Ferrara su una maxievasione fiscale. Massimo Ciancimino nel processo sulla trattativa Stato-mafia ha la singolare duplice veste di imputato (di concorso in associazione mafiosa e calunnia aggravata) e di supertestimone dell’accusa. Poi c’e’ il giudizio abbreviato per la detenzione di esplosivo da cava nel giardino di casa. A Caltanissetta i pm stanno per chiedere il processo contro di lui con l’ipotesi di calunnia nei confronti di Gianni De Gennaro, l’ex capo della polizia, che Ciancimino e’ accusato di avere calunniato pure nel processo Stato-mafia, a Palermo.

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