Monreale. Turisti francesi tentano di sottrarre l’ostia durante la messa
Si avviciano all’altare al momento della comunione ed una volta ricevuto il “Corpo di Cristo”, estraggono dalla bocca l’ostia per conservarla in tasca e rubarla. Ben due episodi del genere hanno ieri sconvolto la comunità ecclesiale di Monreale. Durante la messa domenicale delle 10,30 in Cattatrale, –come riporta il sito monrealenews.it- il parroco Don Nicola Gaglio ha negato la comunione ad una turista francese che non aveva risposto alla domanda se fosse cattolica, ma nel frattempo il marito della donna, che invece aveva ricevuto l’ostia, se la toglieva dalla bocca. Il prete che aveva assistito alla scena, lo ha inseguito, costringendolo a restituirgli la particola. A notare invece il secondo episodio è stata una fedele, che ha visto un altro turista togliersi l’ostia della bocca per conservarla in tasca. Inseguito da più persone l’uomo ha dovuto restituirla. I due inquietanti episodi sono stati segnalati ai carabinieri, impegnati nel normale servizio di vigilanza nella piazza di Monreale, ma i militari non sono riusciti a fermare il gruppetto di turisti francesi che si è allontanato velocemente dalla cattedrale. Quanto accaduto ha sconvolto la comunità ecclesiale, tanto che c’è chi ha proposto di istituire un servizio d’ordine. Gli scout ad esempio, potrebbero vigilare al momento della Comunione. In passato, diverse chiese dalla diocesi, hanno subito il furto di ostie, tanto che l’allora arcivescovo di Monreale, Monsignor Salvatore Di Cristina, aveva disposto di custodirle in luoghi riservati e quanto più possibili sicuri e di lasciare aperti i tabernacoli. Diversi erano stati i luoghi di culto violati, a Villagrazia di Carini, Cinisi, Terrasini e Partinico. Si ipotizzò che i furti subiti dalle chiese del territorio fossero opera di adepti di qualche setta satanica, o di malviventi che su commissione, a scopo di lucro, agivano in favore del crescente mercato dell’esoterismo. Il valore delle ostie consacrate e trafugate, infatti, varia dai 50 ai 500 € a particola.