Le fiamme gialle indagano su spesa pubblica per farmaci per l’osteoporosi

Le fiamme gialle indagano in Sicilia su un giro esorbitante di farmaci per la cura dell’osteoporosi rispetto ai normali consumi. Nel dettaglio la Sicilia ha mostrato una spesa netta nel 2012 pari ad oltre 27 milioni di euro. In tutte le province i dati di spesa sono superiori rispetto al resto del Paese e si registrano casi nei quali si raggiunge una spesa addirittura doppia. Non solo sembrerebbe che nei primi dieci mesi di quest’anno nelle provincia di Palermo, Trapani ed Agrigento finora si sarebbe speso per la cura dell’osteoporosi oltre 6 milioni di euro. Una spesa considerata anomala – in Sicilia sono oltre 400 mila i soggetti affetti da osteoporosi in particolar modo donne – che non è passata inosservata alla Procura di Palermo che ha inviato la Guardia di Finanza ad indagare. L’inchiesta è scattata in seguito al monitoraggio effettuato dagli uffici dell’assessorato alla Salute. Proprio per questo motivo ieri mattina in Commissione Sanità all’Ars è stata ascoltata l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino assieme al direttore generale, Salvatore Sammartano. Al termine dell’audizione, il presidente Pippo Digiacomo – ed è la prima volta che accade in questa legislatura – ha secretato il verbale della seduta. «Abbiamo acquisito elementi che ci fanno dire con certezza che c’è un giro esorbitante di farmaci rispetto ai normali consumi – ha potuto dire rompendo la consegna del silenzio Digiacomo – e abbiamo un indirizzo chiaro dove andare a chiedere lumi». Secondo indiscrezioni dietro ci sarebbero pressioni di alcune lobbies del farmaco e un sistema di compiacenze. Eppure, nella sua severità, la patologia non riceve la dovuta attenzione dalla popolazione. Ma c’è anche un dato da non sottovalutare: pare che per un piano terapeutico mensile si spenda tra i 50 e i 250 euro. Ed i farmaci specifici vengono dispensati gratuitamente così come prescrive la «Nota 79» dell’Aifa a soggetti che presentano una densitometria ossea inferiore a -3 o che abbiano fratture vertebrali e femorali. Gino Ioppolo della Lista Musumeci e componente della Commissione Sanità ha confermato che il verbale è stato secretato e prendendo la parola avrebbe proposto di introdurre anche come valutazione dei nuovi manager della Sanità il parametro per la spesa farmaceutica. Secondo alcune fonti a provocare queste spese «folli» sarebbero due fattori: prescrizioni di farmaci spesso non adeguate alla situazione clinica del paziente, e la scarsa aderenza alla cura ovvero l’acquisto di farmaci da parte dei pazienti che poi non seguono la terapia vanificando la spesa regionale.

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