Terrasini. Approvato ordine del giorno contro ddl aree metropolitane

Iniziano dal consiglio comunale di Terrasini le barricate contro la decisione del governo Crocetta che ha approvato un disegno di legge sull’istituzione e l’ordinamento delle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Secondo la visione della giunta Regionale 52 comuni dell’isola dovrebbero diventare “municipi metropolitani”. Terrasini -insieme ad Altavilla Milicia, Altofonte, Bagheria, Belmonte Mezzagno, Bolognetta, Capaci, Carini, Casteldaccia, Cinisi, Ficarazzi, Isola delle Femmine, Misilmeri, Monreale, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Torretta, Trabia, Ustica e Villabate-, entrerebbe a far parte dell’area metropolitana città di Palermo. Una prospettiva che non piace affatto né ai sindaci né ai consigli comunali che si stanno riunendo per approvare un ordine del giorno per chiedere alla Regione il ritiro del ddl. L’assise civica di Terrasini ha già votato il documento all’unanimità nella seduta del 24 settembre, impegnando il sindaco Massimo Cucinella, gli Amministratori ed i funzionari del Comune ad adottare tutti gli atti consequenziali, compresi eventuali ricorsi a gli organi di Giustizia Amministrativa, al fine di evitare la trasformazione del Comune di Terrasini in semplice ed insignificante Municipio Metropolitano della Città di Palermo con la conseguente distruzione dell’identità storico-culturale e politica. Secondo i rappresentati istituzionali della cittadina marinara, il disegno di Legge in questione è in contrasto con l’art. 15 comma 2 dello statuto della Regione Siciliana, che recita: “L’ordinamento degli enti locali si basa nella Regione stessa sui Comuni e sui liberi Consorzi comunali, dotati della più ampia autonomia amministrativa e finanziaria”, con l’istutuzione delle città metropolitane verrebbe meno di fatto l’autonomia amministrativa e finanziaria; ed ancora il ddl reintroduce praticamente le Province e quindi un nuovo centro di potere politco che si voleva far scomparire. L’ordine del giorno del consiglio comunale sottolinea poi le differenze che intercorrono tra Terrasini e Palermo e certamente non possono essere associati sulla base di affinità economiche o socio-culturali; preoccupa –tra le altre cose- la prevista centralizzazione dei servizi da fornire alla cittadinanza, in primis la gestione dei rifiuti e del servizio idrico. Il consiglio comunale chiede inoltre alla Regione Siciliana che venga accelerato il processo normativo che prevede l’istituzione dei liberi consorzi di Comuni affinché Terrasini si possa associare con altri enti locali sulla base di reali affinità territoriali economiche e socio-culturali. L’ordine del giorno approvato è stato inviato al governatore Rosario Crocetta, al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, all’assessore agli Enti Locali, Patrizia Valenti e al Prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo

Hide picture