Rifiuti. Dal 30 settembre addio agli Ato, si costituiscono le SRR. Il consiglio comunale di Palermo approva la delibera

“La firma dell’accordo quadro per la salvaguardia degli oltre 10 mila operatori del settore rifiuti, avvenuta lo scorso 6 agosto e l’ultima firma sulla parte relativa alle garanzie di continuità dei rapporti di lavoro e dei servizi presso le Società e i Consorzi d’Ambito, sono tappe fondamentali per garantire la funzionalità del nuovo sistema organizzativo del ciclo integrato dei rifiuti in Sicilia, di cui il personale è parte fondamentale”. Così i Segretari di Fp Cgil, Fit Cisl Ambiente e Uiltrasporti Claudio Di Marco, Dionisio Giordano e Gianni Acquaviva, commentano la firma avvenuta nella sede dell’assessorato regionale all’Energia sulla parte dell’accordo che prevede la continuità dei rapporti di lavoro degli operatori del settore rifiuti nel passaggio alle Srr e ai Liberi consorzi previsto dal 30 settembre. L’obiettivo del testo è quello di garantire la continuità dei servizi nel passaggio dagli Ato alle Srr ed evitare così che la raccolta si blocchi nella fase transitoria. I sindati chiedono ai sindaci di rispettare l’impegno sottoscritto garantendo continuità dei servizi e dei rapporti di lavoro di tutti i lavoratori che erano in servizio alla data del 31 dicembre 2012”. I sindacati plaudono infine all’attività svolta dall’assessore all’Energia Nicolò Marino e dal direttore generale Marco Lupo. Intanto il consiglio comunale di Palermo ha applicato tramite una delibera la legge regionale sulle Srr. Il provvedimento sancisce la costituzione della società di regolamentazione dei rifiuti e l’approvazione del suo statuto, due passaggi obbligatori che la Regione ha richiesto di portare a termine entro il 30 settembre, così da garantire il transito nell’organico della nuova società di tutto il personale del vecchio Ato 3 “Palermo Ambiente”. La Srr, che si chiamerà “Palermo Area Metropolitana”, è stata creata in consorzio con gli altri 16 comuni, da Bagheria a Villabate, da Cinisi a Termini Imerese, che nell’ipotesi di legge regionale costituiranno la città metropolitana di Palermo. La delibera di stamane ha approvato lo statuto della Srr predisposto dai consigli degli altri comuni consorziati apportando soltanto una correzione di tipo tecnico: è stato cassato, infatti, il comma 1 dell’articolo 18 in base al quale “la decadenza della carica di sindaco di un comune consorziato fa decadere anche l’eventuale carica di amministratore”. Per il resto, il provvedimento è stato ratificato così com’era, senza emendamenti o modifiche sostanziali, onde evitare che il documento dovesse tornare indietro ai consigli consorziati e ricominciare da capo l’iter di approvazione. L’atto costerà alle casse comunali circa 94 mila euro, dei quali 84 mila per la quota capitale spettante a piazza Pretoria e 10 mila per le spese notarili. Come spiega una circolare dell’assessore regionale Nicolò Marino, grazie alle Srr i comuni potranno decidere se esternalizzare il servizio affidandolo a privati attraverso un bando pubblico, fondare società miste pubblico-privato, oppure, come ultima opzione, dar vita a nuove partecipate per gestire il servizio in house. A prescindere dalla scelta del comune (o dei comuni consorziati), in attesa dell’applicazione definitiva della legge del 2010 la Regione ha concesso agli enti locali di costituire le Aro, Aree di Raccolta Ottimale, che in linea di massima sono circoscritte ad un solo comune.

livesicilia.it

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