Partinico. Asili nido comunali, iscrizioni a quota 60 %.

Coperti  finora il 60 % dei posti disponibili negli asili nido comunali. L’assessore ai Servizi Sociali Gianlivio Provenzano accelera sulla campagna per le iscrizioni e non esclude la possibilità di una riduzione ulteriore delle tariffe, già abbattute lo scorso anno anche del 70 % per le fasce di reddito più basse. “Le iscrizioni  hanno confermato il trend rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – afferma l’assessore ai Servizi Sociali Gianlivio Provenzano. Gli asili nido comunali offrono servizi di altissima qualità, con costi decisamente più bassi rispetto alla concorrenza privata. Per alcune fasce di reddito le tariffe  sono state ridotte anche del 70%. Disponiamo di personale qualificato aggiornato ogni anno con corsi di formazione, di un servizio di autocontrollo alimentare, di elevati standard di igiene grazie all’utilizzo di prodotti sanificati, e di un pasto ad alto equilibrio nutrizionale che si richiama integralmente alla tabella alimentare completa certificata dall’ASP – continua ancora l’assessore ai Servizi Sociali. Per venire in contro alle mamme che lavorano,  stiamo valutando la possibilità di un ampliamento dell’orario giornaliero fino alle 18 e senza alcun costo aggiuntivo. Inoltre stiamo lavorando al progetto della ludo infanzia per i bambini fino a 5 anni di età.  Non escludo infine un ulteriore riduzione delle tariffe per i redditi più bassi”.“ Il  regolamento attuale  prevede 8 fasce di reddito,  sottolinea il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo – la tariffa  più bassa di 90 euro al mese  che prima era corrisposta da famiglie con un reddito sino a 3 mila euro annui è stata estesa  alle famiglie con un reddito fino a 15 mila euro. Il successivo scaglione è stato portato al limite delle 20 mila euro e si dovranno corrispondere 120 euro, mentre in precedenza chi aveva un reddito simile arrivava a pagare  il doppio, fino a 240 euro.  In questi anni – conclude il primo Cittadino di Partinico – abbiamo lavorato per elevare ancora di più gli standard qualitativi degli asili nido comunali, rafforzando progressivamente  la logica di un principio di equità, con l’obiettivo di  venire in contro alle famiglie meno abbienti che hanno lo stesso diritto degli altri di lasciare i propri figli in uno spazio sano durante l’orario di lavoro”.
 

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