Mafia. Provenzano, periti “ha grave disabilita’ motoria-cognitiva”
Il boss Bernardo Provenzano “versa in condizioni di grave disabilita’ motoria e cognitive tali da non permettergli alcuna partecipazione al processo in termini coscienti”. E’ la conclusione della nuova perizia effettuata sul capomafia corleonese il 19 settembre scorso su disposizione del Gip di Palermo, Piergiorgio Morosini. La relazione dei consulenti Renato Ariatti ed Andrea Stracciani e’ stata depositata oggi. La perizia era stata sollecitata dalla difesa di Provenzano dopo che il Tribunale di Bologna, ad inizio settembre, aveva rigettato un’istanza di sospensione dell’esecuzione della pena. Il 10 ottobre il Gip Morosini dovra’ decidere se lo stato di salute di Provenzano gli consenta o meno di presenziare al processo sulla trattativa Stato-mafia in cui e’ imputato. Gli avvocati di Provenzano, Di Gregorio e Marasa’, invieranno copia della perizia anche al Tribunale di sorveglianza di Roma che, pure il 10 ottobre, si dovra’ esprimere sulla loro richiesta di sospendere il regime carcerario del 41 bis. Nei giorni scorsi, i legali del boss corleonese avevano presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo chiedendo la condanna del governo italiano per “il trattamento carcerario inumano” subito dal capomafia e per la prosecuzione del 41 bis cui è sottoposto nonostante le gravissime condizioni di salute. Nel ricorso chiedono anche “una equa riparazione, comprensiva dei danni patrimoniali e morali subiti”.