Mafia, confiscati 700 milioni di euro al “re dei supermercati”. L’ELENCO

La Direzione investigativa Antimafia ha confiscato Beni mobili e immobili per un valore di oltre 700 milioni all’imprenditore di Castelvetrano Giuseppe Grigoli, 64 anni, indicato dagli inquirenti come uomo di fiducia e prestanome del boss latitante Matteo Messina Denaro, ritenuto nuovo capo di Cosa Nostra.

Il provvedimento definitivo di confisca del patrimonio emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Trapani riguarda 12 societa’, 220 fabbricati tra palazzine e ville, e 133 appezzamenti di terreno per un totale di 60 ettari. Un “tesoro” che, secondo gli investigatori, sarebbe frutto di proventi illeciti e di riciclaggio di denaro sporco.

Giuseppe Grigoli, definito il “re dei supermercati” per il suo ruolo di primo piano nel settore della grande distribuzione, e’ attualmente detenuto, in quanto condannato dalla Corte d’Appello di Palermo a 12 anni di reclusione per associazione per delinquere di stampo mafioso; nell’ambito dello stesso procedimento penale, Matteo Messina Denaro e’ stato condannato a 20 anni di reclusione.

L’operazione nasce da laboriose indagini che hanno fatto luce su una serie di attività e movimentazioni finanziarie svolte dalla Gruppo 6 Gdo srl, dalla Grigoli Distribuzione srl e da numerose altre società satellite, attive prevalentemente nel mondo della grande distribuzione alimentare, con la gestione esclusiva nella Sicilia occidentale di supermercati a marchio Despar.

All’origine di tutto alcuni pizzini, trovati dopo l’arresto di Bernardo Provenzano, dalla quale emerse una corrispondenza tra lui, Messina Denaro e Giuseppe Falsone, boss agrigentino all’epoca anche lui latitante, nella quale si faceva riferimento a Grigoli, al centro di una controversa tra la famiglia mafiosa di Trapani e quella di Agrigento.

Le indagini svolte dalla Dia, soprattutto di natura patrimoniale, hanno consentito di ricostruire dettagliatamente ogni momento della crescita economica delle imprese grazie alle quali venivano impiegati i proventi delle attività illecite.

Ecco l’elenco dei beni confiscati a Giuseppe Grigoli, re dei supermercati e mente economica di Matteo Messina Denaro:

– Intero capitale sociale e complesso beni aziendali della “Grigoli distribuzione s.r.l” (compresi 353 unità immobiliari tra fabbricati, magazzini depositi e terreni)

– Quote di partecipazioni nelle società: “Società di gestione centro commerciale Belicittà a r.l”; “Ga.Gi.Vi. s.r.l.” (Canicattì), “Alimentari Provenzano s.r.l.” (Giardinello).

– Intero capitale sociale della “Gruppo 6 G.d.o. Srl” (gestisce direttamente 43 punti vendita con marchio Despar / Eurospar / Superstore / Interspar, e altri 40 punti vendita affiliati Despar in provincia di Agrogento e Trapani).

– Quote societarie nella “Despar Italia Consorzio a r.l”; “Frantoio di campagna srl”; “Grp srl; “Olio & oliva spa”; “Seal srl”; “Special fruit srl”; “Unica consorzio a r.l.”.

Hide picture