Inchiesta Ciapi. Tutti liberi tranne Giacchetto e Riggio

Il gip di Palermo Luigi Petrucci ha firmato le ordinanze di remissione in libertà per cinque dei sette indagati coinvolti nel Ciapigate, lo scandalo sull’ente di formazione della Regione Siciliana. L’inchiesta Mala Gestio – Grandi eventi del giugno scorso aveva mandato dietro le sbarre politici e dirigenti. Dopo tre mesi sono scaduti i termini di custodia cautelare per gli ex assessori regionali Luigi Gentile e Gianmaria Sparma, per l’ex direttore dell’Agenzia per l’impiego, Rino Lo Nigro, per Stefania Scaduto e Domenico Di Carlo, che sono tornati tutti liberi. Dall’ordinanza del gip Petrucci sono rimasti esclusi Faustino Giacchetto, ritenuto la mente della scandalosa vicenda (si trova in carcere) e Francesco Riggio, ex presidente del Ciapi di Palermo, che è ai domiciliari. I due sono ritenuti “capi e promotori” dell’associazione a delinquere che avrebbe utilizzato l’ente come una sorta di bancomat per le esigenze proprie e per quelle dei politici. I termini di custodia cautelare per Giacchetto e Riggio scadranno il prossimo 19 dicembre. La scarcerazione dei cinque indagati, con il contestuale no alla proposta della Procura di obbligarli a non allontanarsi dai luoghi di residenza o a firmare in commissariato, arriva a pochi giorni di distanza dalla decisione del presidente dell’ufficio Gip, Cesare Vincenti, che aveva rigettato la richiesta della Procura di processare subito otto dei 34 indagati dell’inchiesta. Il via libera al rito immediato avrebbe bloccato i termini di scarcerazione.

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