Esami comprati all’Università, chiesta l’archiviazione per nove indagati
La procura di Palermo chiede l’archiviazione per nove dei 32 indagati nell’ambito dell’inchiesta sugli esami comprati alla Facoltà di economia dell’ateneo palermitano. Le prove li hanno sostenute veramente. Tra gli indagati c’è anche il fratello del vicepresidente del consiglio, Alessandro Alfano. Lui era il personaggio più noto dell’inchiesta e gli accertamenti che lo riguardano sono stati oggetto di approfondimenti e perizie. Nessuna irregolarità è emersa alla fine né per lui, né per altri indagati come Alberto Curzi, 31 anni, Riccardo Lo Giudice di 27, Felice Ferraro di 32 anni, Alessio Signorelli, 28 anni, Simona Viola di 35 anni, Sabrina Tonolini di 45, Serena Lo Cicero di 29 e Alessandra Giattina di 32. La richiesta di archiviazione riguarda in realtà tredici persone, ma gli altri quattro (impiegati dell’ateneo o ex studenti) sono stati proposti per un altro processo per fatti della stessa inchiesta, dai pm Sergio Demontis e Amelia Luise. Per gli altri indagati invece, ci si appresta a chiedere il rinvio a giudizio.
L’indagine era nata quasi per caso, da una lite per strada tra una coppia di coniugi e un dipendente dell’università, da alcuni esposti anonimi e denunce mirate, da cui si era riconosciuto un vero e proprio sistema di corruzione e di falsificazioni, che riguardava sopratutto la facoltà di Economia. Molti studenti si iscrivevano all’università di Palermo, per superare gli esami senza nemmeno sostenerli, oppure per farsi aumentare il voto.