Corte dei Conti, indagini sui dirigenti esterni della Regione, 14 avvisi di comparizione
L’inchiesta è nata da un esposto presentato dal gruppo parlamentare del Popolo della Libertà all’assemblea regionale siciliana che, aveva denunciato la nomina dei nove dirigenti regionali esterni. L’indagine è stata condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo. Adesso, la procura della Repubblica della Corte dei Conti sta indagando sulle nomine fatte dalla giunta Lombardo. Sotto la lente di ingrandizmento sono finiti gli incarichi all’avvocato generale dell’ufficio legislativo e legale Romeo Ermenegildo Palma, del direttore per le attività produttive Nicola Vernuccio, del direttore del dipartimento dell’Energia Rossana Interlandi, del direttore dell’agenzia regionale per l’Impiego Carlo Lo Nigro, del dirigente del dipartimento della pubblica Istruzione Patrizia Monterosso, del dirigente dell’Agricoltura Salvatore Barbagallo, del dirigente del dipartimento per la Pesca Gian Maria Sparma, del dirigente dell’assessorato alla Salute Maurizio Guizzardi e del dirigente del dipartimento regionale per le attività sanitarie Mario Zappia. Il presunto danno contestato dal procuratore della Corte dei Conti, Giuseppe Aloisio, come si legge negli inviti a comparire appena notificati, è di 2 milioni e 60 mila euro. A restituire la somma nelle casse della Regione è chiamata la giunta di governo composta da Raffaele Lombardo, Gaetano Armao, Giovambattista Bufardeci, Mario Centorrino, Caterina Chinnici, Michele Cimino, Giovanni Di Mauro, Luigi Gentile, Nicola Leanza, Pier Carmelo Russo, Massimo Russo, Antonino Strano, Marco Venturi e il dirigente capo di Gabinetto Antonino Scimemi. Dalla documentazione acquisita dai finanzieri emerge che dal 19 gennaio al 5 luglio 2010 a Nicola Vernuccio l’amministrazione ha erogato 17.594 euro; a Rossana Interlandi 12.051 euro; a Mario Zappia 20.972 euro, a Patrizia Monterosso 57.653; a Romeo Ermenegildo Palma 830.087 euro (250 mila nel 2010, 249 mila nel 2011, 234 nel 2012 e 95 mila euro per il 2013 fino a maggio); a Gaspare Carlo Lo Nigro 106 mila euro nel periodo dal 19 gennaio al 13 giugno 2010; a Gian Maria Sparma 137 mila euro dal 19 gennaio al 30 settembre 2010); a Mario Guizzardi 502 mila euro (dal 19 gennaio 2010 al primo marzo 2012, per un totale di oltre due milioni di euro. Secondo i magistrati contabili, l’amministrazione regionale, deve ricercare preventivamente al suo interno le particolari professionalità per ricoprire anche gli incarichi di dirigenti. Secondo le indagini della guardia di finanza, non risulta effettuata alcuna preliminare ricerca interna. La verifica dei requisiti sembrerebbe essere stata limitata al solo esame dei curriculum prodotti dai nove candidati come emerge dalla nota del 29 dicembre del 2009 indirizzata al Presidente della Regione dal suo capo di Gabinetto Antonino Scimemi, responsabile della segreteria tecnica della presidenza. In base ad alcune indiscrezioni dalla relazione della Guardia di Finanza i curricula dei dirigenti nominandi non sarebbero stati trovati nei fascicoli personali, né risulterebbe che la segreteria tecnica avesse mai ricevuto dall’organo politico disposizioni per avviare la procedura di valutazione dei candidati alla dirigenza. Secondo un’interpretazione estensiva, l’inchiesta della procura, della Corte dei conti è un monito anche per la giunta Crocetta che non si è discostato dalla linea tracciata dai predecessori.