Carini. Tares, il sindaco risponde alla richiesta di “Io mi rifiuto”
Per la riduzione dell’80% della tariffa sui rifiuti, la Tares, esistono delle precise condizioni dettate dalla legge ed è doveroso che i cittadini ne siano informati, così il sindaco di Carini, Giuseppe Agrusa, che con un nota risponde alla richiesta avanzata dal comitato cittadino “Io mi rifiuto”. Agrusa cita la normativa vigente in materia: il comma 20 dell’art. 14 (Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) del decreto legge del 6 dicembre del 2011 n. 201 prescrive che “Il tributo è dovuto nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente”. Quindi, sottolinea il sindaco Agrusa, sono queste le condizioni per la riduzione della Tares, che tra l’altro è prevista limitatamente al periodo durante il quale si è verificato il mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o il grave disservizio riconosciuto dall’autorità sanitaria. Dunque -secondo quanto afferma il primo cittadino- la riduzione dell’intero importo dovuto dal contribuente per l’intero anno sarebbe in contrasto con la legge e costituirebbe un sicuro danno erariale. A breve il consiglio comunale di Carini, sarà chiamato ad approvare un regolamento con il quale disciplinerà la materia delle riduzioni tariffarie. “E’ doveroso precisare -afferma il sindaco- che in caso di mancato versamento da parte dei contribuenti della rata di settembre entro i termini previsti, si potrebbe incorrere nel pagamento di una eventuale quota di interessi di mora; infatti -conclude Agrusa- in questa prima fase dell’applicazione della TARES, in considerazione che le somme versate dai contribuenti saranno incassate direttamente dall’Agenzia delle Entrate (riversate solo in un secondo momento al Comune), sarà cura della stessa Agenzia verificare l’avvenuto pagamento da parte dei cittadini, nonché segnalare al Comune, successivamente alla verifica, gli utenti morosi.