Scoperte 2 piantagioni di canapa indiana tra Monreale e San Cipirello
534 piante di cannabis indica, alte da 1 a 2 metri, pronte per il raccolto, sono state scoperte dai carabinieri della compagnia di Monreale nelle ampie vallate tra la Conca d’Oro e lo Jato. L’operazione, denominata Giamaica, ha portato all’arresto di 2 persone, il palermitano L.S.G. di 23 anni e l’albanese trentenne H.K e alla denuncia di un incensurato di San Cipirello. Grazie alle perlustrazioni notturne effettuate da 50 militari, è stato possibile individuare due diverse coltivazioni all’apice della loro maturazione. La prima è stata rinvenuta in Via Pezzingoli, nell’agro di Monreale, dove, celate sotto una piccola pineta, sono state trovati 30 arbusti di marijuana alte circa 2 metri con infiorescenze già pronte per essere raccolte. I carabinieri, mimetizzati tra i cespugli, dopo lunghe ore di osservazione hanno sorpreso nella stessa area L.S.G. che, alle prime luci dell’alba, è uscito da un’abitazione vicina con dei bidoni pieni d’acqua, per irrigare la piantagione. Colto in flagranza di reato, L.G.S. ha subito ammesso le proprie responsabilità. Molto più consistente la coltivazione scoperta in contrada Case Mariano, nelle campagne tra San Giuseppe Jato e San Cipirello; qui, infatti, durante un pattugliamento notturno, i militari dell’arma sono stati attratti dal forte odore di cannabis indica misto al profumo dell’uva matura presente nei fruttuosi vigneti del posto. Approfondite le ricerche, con l’ausilio anche del 9° Nucleo Elicotteri di Palermo, i carabinieri hanno rinvenuto 504 piante di Marijuana alte tra gli uno e i 2 metri. Al fine di individuare il responsabile della piantagione, una ventina di militari hanno stabilito dei punti d’osservazione notturni e diurni tra i filari delle viti. Al sorgere del sole, sul posto, è giunto l’albanese H.K. che si è subito messo ad intrecciare le piante di cannabis indica tra i grappoli d’uva, occultandole alla vista di eventuali passanti. In un attimo, l’uomo dal “pollice verde”, è stato circondato e nonostante un suo maldestro tentativo di fuga, è stato bloccato e condotto nella caserma della Stazione di San Giuseppe Jato per le formalità di rito. Il coltivatore del vigneto, un incensurato di San Cipirello, è stato invece denunciato a piede libero. Le piante di Marijuana, in entrambi i casi, sono state estirpate e campionate dal personale del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo: se immesse sul mercato dello spaccio al dettaglio avrebbero garantito un guadagno di decine di migliaia di euro. Le due persone finite in manette sono state rinchiuse presso la casa circondariale Ucciardone di Palermo, su disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip.