Province, servono 87 milioni per salvare servizi e personale

“I gravi errori di valutazione di Governo e Parlamento siciliano iniziati a marzo con l’approvazione della legge di riforma delle Province e proseguiti ad aprile con l’approvazione del bilancio regionale, rischiano adesso di provocare enormi danni a migliaia di lavoratori e cittadini siciliani. Per chiudere i bilanci e salvare personale e servizi mancano 87 milioni di euro”.
I conti li fa il Presidente dell’Unione regionale province siciliane Giovanni Avanti che denuncia l’attuale situazione in cui versano le nove Province isolane, alle prese con una crisi finanziaria che mette a repentaglio il pagamento degli stipendi e l’erogazione di servizi essenziali come quello scolastico. Lo avevamo paventato nei mesi scorsi – sostiene Avanti – e sta purtroppo diventando realtà. Una legge di riforma partorita in fretta, sotto una spinta emozionale e senza un’attenta valutazione, accompagnata da un taglio netto dei trasferimenti come se le Province fossero già state abolite, sta creando un caos incredibile.”
Ieri intanto, si è svolto il primo incontro interlocutorio per il tavolo tecnico convocato dall’assessore regionale alla Funzione pubblica Patrizia Valenti sulla riforma delle province che dovrà essere varata entro l’anno.
Il tavolo per trattare l’argomento servizi, funzioni e personale delle Province – riferisce la Cgil- è stato riconvocato per il 9 agosto con l’obiettivo di giungere a un accordo quadro che appare, però, abbastanza lontano”.

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